Se ancora siete senza una PlayStation 5, una Xbox Series X|S o una Nintendo Switch, e vorreste tanto comprarne una a breve, sperando che la scarsità di scorte, che affligge prevalentemente le console next-gen (quelle Sony su tutte), sia prossima alla conclusione, allora mi spiace informarvi che potreste sbagliarvi di grosso. Giunge infatti dalla Cina la notizia che aziende manifatturiere del settore tecnologico si siano trovate costrette a limitare la produzione a causa di una sorta di lockdown parziale, imposto dall’impennata di contagi da COVID-19, e ne soffrirà anche Foxconn.
Foxconn e altre compagnie hanno limitato la produzione, e ciò si rifletterà anche sul mercato delle console da gaming.
Le produzioni che verranno maggiormente colpite sono quelle di PlayStation 5, Xbox Series X e Nintendo Switch OLED, dal momento che è proprio Foxconn a produrre e assemblare le console Sony, Microsoft e Nintendo. In modo quasi paradossale si rischia dunque di tornare a una situazione simile a quella presente al lancio della nuova generazione, flagellata dalla combinazione letale tra COVID-19 e crisi dei semiconduttori.
Da questo scenario uscirà pesantemente danneggiato anche il settore degli smartphone, abitualmente prodotti negli stabilimenti di Shenzen, la zona colpita da questo lockdown parziale. Se non lo sapeste, infatti, Foxconn è l’azienda più grande al mondo nella produzione di prodotti di elettronica ed è il fornitore principale di compagnie come le già citate Sony, Microsoft e Nintendo, ma anche di Apple e Samsung.
Quello sito a Shenzen è il secondo stabilimento più grande nelle mani della compagnia, il che aggrava i potenziali effetti di queste limitazioni alla produzione. L’unica speranza è che la situazione si risolva il più presto possibile, cosi da limitare il periodo di produzione limitata, ma è una brutta incognita dalla quale dipendere.
Nella stessa località di Shenzen sono siti anche i quartieri generali di compagnie del calibro di Huawei, Tencent e Oppo, il che rende chiaro quanto anche il settore degli smartphone rischia di soffrire da tutto ciò. Intanto il governo cinese continua a combattere il virus con durezza, applicando pesanti limitazioni pur di contenere un contagio che a oggi gli è già costato una moltitudine di casi e migliaia di morti. Anche Shangai, la più popolosa tra le città, sta venendo blindata in queste ore, e li si trova la sede di SMIC, altro importante produttore di chip. L’anno scorso si parlò di scarsità nelle scorte console fino al 2022, ma purtroppo sembra la situazione sia destinata a proseguire ancora.