Una delle caratteristiche più particolari del videogioco God of War, pubblicato per PlayStation 4 l’anno scorso, è sicuramente l’utilizzo massiccio del piano sequenza da parte del director Cory Barlog.
Si tratta di una tecnica che vede l’utilizzo prolungato della stessa telecamera all’interno dell’azione, in modo da ridurre al minimo lo stacco di montaggio tra una ripresa all’altra, oltre che a offrire una narrazione più immersiva e, per quanto riguarda il cinema, anche più teatrale. Alcuni esempi possiamo decisamente vederli nei film apprezzatissimi noti come Birdman e The Revenant, entrambi diretti dall’esperto della tecnica in questione Alejandro González Iñárritu.
Ebbene, secondo quanto raccontato dal suo ex-collega Mikael Kasurinen, Cory Barlog voleva utilizzare questa particolare meccanica di regia anche nello sviluppo del videogioco di Mad Max, sviluppato da Avalanche Studios.
Il creative director, infatti, prima di concentrarsi sul sequel della serie di God of War, ha soggiornato in Avalanche Studios lavorando su Mad Max, pensando a un eventuale utilizzo del piano sequenza anche per esso.
Mikael Kasurinen, attualmente in Remedy Entertainment, ha infatti spiegato che è curioso vedere tutte le cose che Barlog aveva in mente al tempo apparire all’interno di God of War.
Ricordiamo che anche per il primo capitolo del reboot di Tomb Raider, Barlog voleva inserire una telecamera senza alcuna interruzione nel corso dell’avventura, ma l’idea venne scartata anche in quell’occasione.
Voi cosa ne pensate di questa tecnica di regia?