Nintendo ha confermato ufficialmente, con un annuncio apposito, la prossima chiusura di due uffici, quello di Redwood City, in California, e quello di Toronto, Ontario. Un annuncio che va a confermare una notizia che già da diversi giorni circolava in forma di voce di corridoio.
Della chiusura dei due studi Nintendo si parlava già in un report basato sulla testimonianza dei dipendenti che, per loro fortuna, non saranno lasciati senza lavoro ma avranno l’opportunità di trasferirsi negli uffici con sede a Redmond e a Vancouver.
“Le sedi centrali di Nintendo of America sono site in Redmond e a Vancouver. Stiamo trasferendo un maggiore numero di impiegati e operazioni presso questi quartier generali e di conseguenza chiuderemo gli ufficili satelliti di Toronto e Redwood City nel corso del tempo”, questo è quanto riporta il comunicato rilasciato dall’azienda.
“Devon Pritchard, vice presidente esecutivo della divisione Business Affairs and Publisher Relations di Nintendo of America, assumerà ad interim il controllo della divisione Sales, Marketing and Communications a seguito della partenza di Nick Chavez. Miss Pritchard supervisionerà la strategia delle vendite, il marketing e le comunicazioni per gli Stati Uniti e il Canada”, dichiara il comunicato.
Certo, i dipendenti non sono stati licenziati ma trasferiti, il che da una parte è un bene, ma dall’altra non lo è. Non tutti affrontano con piacere un trasferimento tanto importante, ragione per cui i dipendenti hanno accolto con scarso entusiasmo questa manovra. Kotaku infatti riporta come il personale sia rimasto molto deluso e indispettito da questa decisione di Nintendo of America. Auguriamo a tutti loro di riuscire a seguire il proprio lavoro con i minori disagi possibili o, alternativamente, di riuscire a trovare una differente sistemazione lavorativa nel caso non siano propensi a trasferirsi assieme ai loro uffici. Purtroppo queste cose non sono una novità nel mondo del lavoro, specie quando si parla di grandi compagnie come, appunto, Nintendo.