Tutti i ragazzi degli anni ’80 non possono non conoscere, e ricordare con nostalgia, il Commodore. Il celebre produttore americano diede vita infatti a prodotti divenuti iconici come il VIC-20 ed il leggendario Commodore 64.
Ebbene qualche anno fa un gruppo di italiani, con a capo Massimo Canigiani, Carlo Scattolini e Paolo Besser, hanno fondato la Commodore Business Machines ed acquistato i diritti sul marchio per poi produrre tutta una serie di smartphone.
A seguito di tutto ciò si è quindi venuta a creare una contesa legale sui diritti, ma l’EUIPO (European Union Intellectual Property Office) ha rigettato le richieste di due holding – Polable e C=Holding BV – assegnando definitivamente il marchio figurativo (la classica “C” seguita da una bandierina, conosciuta anche come “Chicken Head”) al team italiano.
Canigiani ha quindi commentato con orgoglio questa notizia:
“Gli stessi membri del team originale di Commodore erano a favore del nostro progetto. La nostra idea non è mai stata quella di creare prodotti speculativi, ma device minuziosamente curati a livello stilistico, ingegneristico e caratterizzati da una forte ottimizzazione del software. Solo sui social oltre 4 milioni di fan sono legati a Commodore: il PET, il nostro primo smartphone, ha venduto in tutto il mondo, dalla Turchia alla Giamaica, e addirittura un acquirente di Teheran ci ha costretti a fare veri e propri salti mortali per poter consegnare il prodotto a destinazione. Siamo produttori iscritti a GSMA da quattro anni, siamo stati capaci di portare in Italia un marchio di grande forza e il nostro sogno è quello di creare molti posti di lavoro per i giovani italiani, contribuendo a limitare la fuga delle professionalità più brillanti e promettenti verso l’estero. Il successo della nostra impresa deve partire da innovazione tecnologica e cura del prodotto, garantite da uno staff altamente preparato, capace di guardare a nuove categorie merceologiche per espandere il marchio”.
Segnaliamo infine che Commodore Business Machines è alla ricerca di collaborazioni e joint venture con altre aziende così da trasportare il marchio Commodore dal passato al futuro.
Continuate a seguirci quindi per non perdervi l’annuncio del prossimo dispositivo targato Commodore Business Machines.