Il Commodore 64 è un computer retrò a 8 bit molto amato, apparso per la prima volta nel 1982 e scomparso circa un decennio dopo. L’azienda Commodore, fondata da Jack Tramiel, ha poi prodotto l’Amiga e ha infine cessato l’attività alla fine degli anni Novanta. Tutta storia, ora tenuta in vita solo dagli appassionati, giusto? Beh, non proprio, perché il C64 è stato oggetto di una serie di revival sia in miniatura che a grandezza naturale nel corso degli anni.
L’ultimo è arrivato sotto forma di Kickstarter per il C64x, un PC a forma di C64 apparentemente con un marchio legittimo. L’obiettivo iniziale della campagna era di ottenere 29.111€, ma attualmente ne ha raccolti 105.549 e mancano ancora 28 giorni alla fine, tuttavia, sembra che sia stato bloccato a causa di una denuncia da parte di un’azienda che sostiene di essere la vera erede di Commodore.
Il Marchio Commodore
L’origine del Kickstarter C64x breadbin C64 PC è abbastanza documentata, avendo le sue radici in un’offerta legittima del 2010 per la quale la persona dietro il C64x sembra aver ottenuto i diritti. L’azienda è italiana, e si chiama Commodore e utilizza il marchio per vendere alcuni giochi a tema Commodore, novità e un computer-tablet, ma il suo sito web è un po’ timido nel spiegare come ha ottenuto l’uso di questa proprietà intellettuale. È possibile che abbia ottenuto questi diritti attraverso il proprietario tedesco del marchio negli anni ’90, Escom, ma la cosa non è ancora chiara.
Per quelli che hanno mantenuto la fede in Commodore ai tempi, questa operazione riecheggia in modo deludente il marketing malriuscito che ha contraddistinto il marchio nel suo periodo di declino. È chiaro che entrambe le parti credono che la loro offerta possa legittimamente portare il nome, ma il fatto che le entità concorrenti si facciano strada l’una con l’altra non giova né alla community di Commodore né a loro stesse.