In queste ultime settimane Microsoft ed il CMA hanno iniziato a discutere in modo piuttosto acceso dell’acquisizione di Activision Blizzard, con l’ente antitrust inglese che è fortemente preoccupato che in seguito a questa operazione di mercato possa venirsi a creare un regime di monopolio.
E dando proprio un’occhiata alla risposta di cui sopra inviata all’organo antitrust del Regno Unito, per quanto riguarda la fase 2 del processo di valutazione dell’acquisizione di Activision Blizzard, è possibile notare un fatto piuttosto strano e senza alcun dubbio meritevole di attenzioni: nel documento ufficiale registrato dal CMA, l’ente ha citato Sony addirittura ben 57 volte, mentre invece i consumatori sono stati citati appena 10 volte.
Microsoft ha fatto notare come il CMA abbia citato molte più volte Sony che i consumatori
Questo fatto quindi, effettivamente piuttosto strano, ha indicato in molti a pensare che in realtà il CMA abbia dato il via a questo fermo botta e risposta più che altro per compiacere Sony, per tutelare il colosso giapponese invece che di tenere fede al proprio compito che è quello di tutelare il mercato e di conseguenza i consumatori.
Ma ovviamente le “stranezze” non sono ancora finite qua, visto che l’ente antitrust inglese ha tenuto conto esclusivamente dei dati di Xbox, senza confrontarli con quelli degli altri competitor. E proprio in tal senso, l’organo di regolamentazione ha analizzato esclusivamente i numeri di franchise come Halo, Forza e Gears, con l’obiettivo di rendere Xbox molto più forte di quanto lo sia realmente.
Inoltre ad attirare le attenzioni è stato anche un altro fatto: l’eccessiva importanza che il CMA sta attribuendo a Call of Duty, senza tenere conto minimamente di tutta una serie di franchise estremamente importanti appartenenti al mondo dei videogiochi, come per esempio Fortnite, GTA, NBA 2K, FIFA, Minecraft e Rocket League.
Difatti in molti vogliono far notare una cosa piuttosto semplice: anche senza Call of Duty le piattaforme PlayStation possono continuare a compete sul mercato grazie a tutta una serie di franchise importantissimi che non appartengono certamente a Microsoft.
