Prima ancora che Microsoft annunciasse migliaia di licenziamenti nella divisione Xbox, tra cui anche quelli che hanno colpito Halo Studios, lo studio responsabile della serie Halo viveva già un periodo segnato da forti frizioni, incertezze progettuali e scelte di gestione discutibili. Secondo fonti interne raccolte da Engadget e confermate dal noto giornalista Jason Schreier, all’interno del team serpeggiava nervosismo, soprattutto dopo i tagli del 2023 e la trasformazione di 343 Industries nell’attuale Halo Studios. Questo contesto già fragile ha aggravato la reazione all’annuncio dei nuovi licenziamenti, che hanno colpito almeno cinque membri del team.
Come leggiamo su Engadget, le modalità della comunicazione della nuova ondata di licenziamenti di Microsoft hanno suscitato forti critiche. Phil Spencer, CEO di Microsoft Gaming, ha inviato una mail al personale parlando di “cambiamenti organizzativi” nello stesso momento in cui celebrava l’anno più redditizio di sempre per Xbox. Una mossa che diversi sviluppatori hanno definito “fuori luogo e offensiva”, vista la simultaneità con la perdita del proprio impiego. A rendere ancora più amaro l’annuncio è stato l’invito a una riunione separata per i dipendenti coinvolti, in cui si è discusso di pacchetti di uscita e razionalizzazioni interne, con il tono freddo di un’operazione sistemica.
Secondo quanto riferito da un membro del team, “nessuno è davvero soddisfatto della qualità del prodotto in lavorazione”, con progetti in stallo e tentativi costanti di “motivare il personale a consegnare qualcosa”. Lo sviluppo del prossimo capitolo di Halo, ancora non annunciato ufficialmente, prosegue tra collaborazioni forzate con studi esterni e una struttura produttiva sempre più simile a quella delle grandi saghe FPS come Call of Duty, dove la frammentazione delle risorse rallenta e complica la pipeline creativa.
Il quadro si complica ulteriormente con l’adozione crescente dell’intelligenza artificiale da parte di Microsoft: strumenti come Copilot sono ormai obbligatori e, secondo diverse testimonianze, l’azienda starebbe attivamente cercando di sostituire ruoli umani con agenti IA per aumentare efficienza e ridurre costi. Una strategia che ha fatto schizzare il titolo Microsoft in Borsa, ma che rischia di compromettere la qualità e l’identità dei giochi stessi.
In conclusione, Halo Studios è oggi lo specchio di una crisi più ampia che coinvolge la struttura produttiva di Xbox: da un lato si celebrano risultati economici record, dall’altro si azzerano team storici e si riduce la forza lavoro creativa, alimentando tensioni che non si risolvono con semplici mail aziendali.
Ricordiamo infine che a fine 2025 Halo Studios rivelerà nuove informazioni sul nuovo gioco di Halo.