Capcom sta vivendo una trasformazione profonda nel suo modello di distribuzione, e i numeri parlano chiaro: il 90% dei suoi giochi viene ormai venduto in formato digitale, riducendo il supporto fisico ad una nicchia sempre più marginale. Questa tendenza, ben visibile nei dati finanziari relativi all’anno fiscale 2024, è alimentata da una strategia precisa: promozioni mirate su piattaforme digitali come Steam, PlayStation Store, Xbox Store e Nintendo eShop.
Tweaktown riporta che soltanto 5,42 milioni dei 51,87 milioni di giochi venduti sono stati acquistati in formato fisico. L’altro cambiamento importante è la crescente centralità del PC, che ha superato tutte le console messe insieme: circa il 60% delle vendite è avvenuto su Windows, lasciando il restante 40% alle piattaforme console. Questo spostamento è il risultato di una precisa politica commerciale, che punta ad aumentare i margini operativi e raggiungere una platea globale più ampia, specialmente nei mercati emergenti.
Il presidente di Capcom, Haruhiro Tsujimoto, ha dichiarato che l’azienda punta a raggiungere le 100 milioni di copie vendute all’anno. Per arrivarci, continuerà a puntare su titoli di catalogo (cioè giochi già pubblicati) e a sfruttare la capillarità della distribuzione digitale. Questo approccio ha già prodotto risultati visibili: il publisher giapponese ha registrato dieci anni consecutivi di crescita nelle vendite annuali, segno di una strategia sostenibile e ben pianificata.
Il dato del 90% è già impressionante, ma Capcom prevede di salire al 94% di vendite digitali nel corso dell’anno fiscale in corso, che si concluderà a marzo 2026. A quel punto, il formato fisico rischia di diventare un elemento residuale nel modello di business della compagnia giapponese. Una trasformazione che riflette anche il panorama più ampio dell’industria videoludica, sempre più orientata al digitale.
Tralasciando queste informazioni, segnaliamo in conclusione dell’articolo che i numeri di Monster Hunter Wilds stanno crollando su Steam.