Tramite il nuovo rendiconto finanziario di Capcom è emerso che le azioni del publisher giapponese sono aumentate di un terzo soltanto nel 2023: negli ultimi dieci anni, l’azienda ha riportato una crescita del 1,200%. Grazie ai risultati ottenuti, la compagnia dietro franchise come Resident Evil e Monster Hunter, al momento vanta una valutazione nettamente superiore ai diretti competitor, quali Bandai Namco e Konami.
Circa il 70% delle vendite di Capcom proviene da videogiochi pubblicati nel corso del biennio precedente, dati alquanto insoliti per l’industria che punta a proporre costantemente nuovi contenuti. Secondo gli analisti infatti, la capacità di continuare a capitalizzare anche con i videogiochi meno recenti è ciò che ha contribuito alla crescita dell’azienda.
Sfruttare mercati attualmente poco serviti e in via di sviluppo come Brasile, Turchia e Arabia Saudita, proponendo titoli classici a prezzi contenuti ha fruttato in poco tempo: il motivo è semplice, il margine di guadagno su un vecchio videogioco venduto a soli 10 dollari è in realtà del 100%, in quanto tutti i costi sono già stati coperti.
L’analista Kenji Fukuyama di UBS Securities, secondo quanto riportato da Bloomberg, ha messo in evidenza i punti di forza di Capcom: secondo Fukuyama, Capcom ha un margine di profitto e un tasso di rendimento decisamente superiore anche al di fuori del Giappone.