Ben l’80% degli introiti di Capcom derivano dal digitale, e i numeri dicono che crescerà (cosi come è in crescita l’intero mercato digitale, ndr). Il fisico, dunque, è a rischio? Stiamo affrontando un tema spinoso, ma invitiamo i lettori ad accantonare i sentimenti per ragionare la cosa in puri termini logici.
Capcom è sicuramente un colosso del settore del publishing, e nel corso dell’ultimo incontro con gli investitori ha confermato che quattro giochi su cinque sono venduti in digitale. In termini numerici, si parla dell’80% delle vendite, e le aspettative sono che questi numeri siano destinati a salire.
“Sebbene tutto dipenda da come i consumatori si comporteranno d’ora in avanti, allo stato attuale stiamo impostando la nostra strategia digitale con un obbiettivo del 90%. Siccome ci sono consumatori che preferiscono possedere i dischi, miriamo a massimizzare le performance del nostro business incrementando i benefici delle vendite digitali”.
C’è da considerare che questo 2020 ci ha messo lo zampino, uno zampino chiamato Coronavirus, che tutt’ora aleggia sul paese e imperversa in alcuni paesi stranieri, piegando il mondo intero ai suoi capricci. Tutto ciò ha portato a una spinta impressionante alle vendite digitali. L’anno scorso il digitale rappresentava il 53.3% delle vendite ma ora, le cose, sono decisamente cambiate, ben oltre le più ottimistiche proiezioni che parlavano di una crescita prevista fino al 75.4%.
Insomma, complice la pandemia che per chissà quanto ancora flagellerà il pianeta costringendo a misure restrittive delle libertà sociali, viene da domandarsi quanto ancora il mercato fisico potrà sopravvivere. Al momento, le prospettive sono buie, e c’è chi teme il fisico possa in futuro tramutarsi in una sorta di retaggio del passato. Un mercato secondario, forse, vivo grazie ai collezionisti e a pochi publisher, specializzati nella riedizione di giochi digitali in formato fisico, come già fa ora, per esempio, Limited Run Games.
Tutte supposizioni, e a chi dice che pensare troppo fa male, concedo piena ragione. Ogni tanto, però, è giusto farsi simili domande, perché il mondo cambia e cambia anche l’industria videoludica. La speranza ovviamente, almeno la mia personale, è che entrambi i mercati trovino un equilibrio cosi che tutti possano trovare soddisfazione nell’acquisto di giochi nel formato favorito.
E voi, come preferite i vostri giochi, fisici o digitali? Diteci la vostra nei commenti, e continuate a seguirci sulle pagine di Game-Experience, per restare al passo con ogni novità e curiosità in arrivo dal vasto mondo dei videogiochi!