Buona parte dei giocatori di Call of Duty: Warzone, ma potremmo dire più in generale di tutti i giochi con modalità multiplayer competitive, sono bene a conoscenza del grave problema rappresentato dai cheater. Utenti questi che, pur di raggiungere la vittoria ad ogni costo, sfruttano qualsiasi trucchetto possa avvantaggiarli in questo percorso certamente poco virtuoso ed onorevole.
Questa vera e propria piaga ha ovviamente colpito anche noti streamer, come vi abbiamo prontamente segnalato con un articolo dedicato ad Alex Zedra al seguente link, inducendo in alcuni giocatori ad avere un atteggiamento di vera e propria sfiducia nei confronti di tutti, soprattutto verso gli streamer più bravi.
Questo è stato il caso di POW3R, noto streamer italiano, che nelle scorse ore è stato vittima di un’accesa accusa da parte di alcuni giocatori nel corso di una sua live dedicata proprio a Call of Duty: Warzone. Difatti il noto influencer italiano dopo essersi esibito nell’ennesima kill di un certo livello è stato accusato in modo piuttosto importante di fare uso di cheat per avere la meglio sui propri avversari.
Il buon POW3R è quindi stato addirittura costretto ad inquadrare il proprio schermo, con tanto di visuale dedicata a mouse e tastiera, mentre giocava per dimostrare la propria innocenza. Ovviamente questa situazione ha causato non poco scontento nel noto streamer italiano, esibendo tutto il proprio rammarico verso questa assurda situazione in cui si è trovato involucrato pur non facendo in alcun modo uso di alcun trucchetto. Il ragazzo è infatti stato preso di mira da un gruppo di cheater molto ben organizzato che ha accusato il noto streamer di fare uso di cheat, rovinandogli inoltre le live entrando nelle sue partite ed uccidendo il povero POW3R proprio attraverso l’utilizzo di cheat vari.
Lo streamer ha quindi deciso di lanciare su Twitter l’hashtag #FIXWARZONEita, taggando anche il team di sviluppo del gioco, Raven Software.
Questo hashtag pare aver fatto breccia in molti giocatori del nostro Bel Paese, diventando di tendenza su Twitter Italia. A questo punto speriamo che il director di Call of Duty: Warzone, Amos Hodge e l’intero team di sviluppo Raven Software possano finalmente riuscire a porre rimedio a questi cheater che stanno riuscendo a rovinare uno dei migliori progetti a cui questo team di sviluppo abbia mai lavorato. Al seguente link trovate una sua interessante intervista.