Il giornalista Andy Robinson di VideoGamesChronicle ha condiviso in rete un report in grado di scuotere significativamente l’industria dei videogiochi e che vede come protagonisti Activision, Toys for Bob e Call of Duty.
Secondo le informazioni in possesso di Robinson, Activision avrebbe dirottato tutti i propri team interni sulla serie di Call of Duty, in particolar modo sul supporto della modalità battle royale nota come Warzone.
Infatti, il team di sviluppo Toys for Bob, autore di Crash Bandicoot N. Sane Trilogy, Crash Bandicoot 4: It’s About Time e Spiro Reignited Trilogy, starebbe ora lavorando attivamente ed esclusivamente sulla Stagione 3 di Warzone, in supporto di Raven Software.
Per questo vogliamo riallacciarci alla nostra notizia di ieri sui numerosi sviluppatori licenziati in Toys for Bob e, per l’appunto, sul dirottamento totale del team verso Call of Duty: Warzone. Lo sviluppatore Nicholas Kole ha dichiarato in particolare che tutti gli altri dipendenti con cui si è interfacciato durante i lavori su Crash e Spyro sono stati licenziati.
A questo punto, possiamo immaginare che i ricavi mostruosi incassati non solo da Warzone, ma anche da Modern Warfare e Black Ops Cold War abbiano alla fine convinto Activision a non puntare più su progetti minori come nuovi capitoli di Crash Bandicoot o Spyro the Dragon, che siano rimasterizzazioni o titoli inediti.
Inutile dire che questa situazione sta facendo arrabbiare veramente molti videogiocatori appassionati che speravano di vedere nuovi progetti interessanti da parte di Toys for Bob e Activision.
Nonostante i licenziamenti in Toys for Bob, quelli di Raven Studios stanno assumendo tantissimi nuovi sviluppatori, in quanto il progetto principale, e a quanto pare l’unico, su cui bisogna lavorare secondo Activision è Call of Duty.
Ricordiamo che Sledgehammer Games sta attualmente lavorando al nuovo capitolo della serie non ancora annunciato, che si vocifera essere Call of Duty WWII: Vanguard, tornando quindi alla seconda guerra mondiale dopo il capitolo World War II del 2017.