Chi gioca con una certa assiduità a Call of Duty sa fin troppo bene come le modalità multiplayer dei capitoli recenti della serie, ed ovviamente non soltanto loro, sono colpite in modo piuttosto importante dalla piaga dei cheater. Per chi non li conoscesse, questa fetta di utenza utilizza tutta una serie di trucchi, glitch ed imbrogli vari pur di vincere tutte le partite online PvP a cui prendono parte.
E vista l’incredibile fama e successo di cui nutrono i vari titoli di COD, non è difficile immaginare come ad un certo punto i capitoli più recenti della serie di sparatutto in prima persona, su tutti Call of Duty: Warzone (free to play), siano stati letteralmente funestati da questa ondata incredibile di cheater, che in alcuni momenti hanno reso persino ingiocabili i titoli in questione.
Questo perché quasi la totalità delle partite era funestata, fortemente condizionata, dall’intervento dei cheater, con gli utenti rispettosi delle regole costretti a perire sotto gli imbrogli continui di questi “soldati imbroglioni“. Ovviamente Activision Blizzard non poteva accettare di buon grado questa situazione, rilasciando nei mesi scorsi RICOCHET.
RICOCHET sta facendo strage di cheater nei vari capitoli di Call of Duty
Per chi non sapesse di cosa stiamo parlando, questo altri non è che il sistema anti-cheat proprietario che ha il compito di far rispettare le regole agli utenti dei vari capitoli di Call of Duty, individuando e poi di conseguenza bannando tutti i cheater che commettono infrazioni nelle modalità multiplayer PvP.
Ebbene in queste ore Activision Blizzard ha pubblicato un nuovo messaggio attraverso i canali social ufficiali di COD, dove ha rivelato come nel corso della settimana in procinto di essere archiviata ha bannato più di 90.000 cheater dai giochi della celebre e venduta serie di FPS del publisher americano.
Ovviamente anche in questo caso è lecito immaginare come gran parte di questi utenti bannati provengano direttamente da COD: Warzone Pacific, cosa questa estremamente chiara vista la natura free to play del progetto. E questo importante annuncio è stato accolto sostanzialmente da due filoni di pensiero: tra chi pretende altri interventi imponenti di questo tipo per “ripulire” le modalità online dei vari capitoli di Call of Duty, e l’altra che invece teme che in questo numero gigantesco siano finiti dentro anche dei giocatori che non hanno commesso alcuna infrazione.
E proprio in tal senso Activision Blizzard ha consigliato ai fan di inviare un ticket di supporto sul sito ufficiale.