Come vi abbiamo riportato nei giorni scorsi con un articolo dedicato, Microsoft si è impegnata a portare Call of Duty su console PlayStation per “diversi anni” dopo la scadenza dell’accordo di marketing esistente tra Sony ed Activision Blizzard, ovviamente supponendo che l’acquisizione del publisher americano si concluda con efficacia.
Call of Duty potrebbe essere esclusiva Xbox Game Pass dopo l’acquisizione di Activision Blizzard
Ebbene il CEO di Microsoft Gaming, Phil Spencer, ha fatto questa promessa per iscritto al presidente e CEO di PlayStation, Jim Ryan, all’inizio di quest’anno, stando ad un report di The Verge che ha riportato le seguenti dichiarazioni del dirigente dell’azienda di Redmond:
“A gennaio, abbiamo fornito un accordo firmato a Sony per garantire Call of Duty su PlayStation, con parità di funzionalità e contenuti, per almeno diversi anni oltre l’attuale contratto Sony, un’offerta questa che va ben oltre gli accordi tipici del settore dei videogiochi.
In seguito a questo fatto, il CEO di Microsoft Gaming ha confermato come anche dopo l’acquisizione di Activision Blizzard terranno conto dell’importanza della community PlayStation per quanto riguarda Call of Duty, proprio come hanno fatto con la serie di Minecraft, con il colosso di Redmond che ha continuato a far arrivare il gioco su console Sony e sulle altre piattaforme anche dopo l’acquisizione di Mojang nel 2014.
Microsoft desidera infatti non far giudicare l’acquisizione di Activision Blizzard come anticoncorrenziale, poiché è sottoposta ad un attento esame da parte degli enti anti trust di tutto il mondo.
Ma rispondendo alle preoccupazioni del regolatore della concorrenza del Regno Unito la scorsa settimana, Spencer ha detto per la prima volta che i giochi Call of Duty arriveranno all’interno del servizio in abbonamento Xbox Game Pass. Supponendo che i vari capitoli della serie non rimangano disponibili su prodotti rivali come PlayStation Plus, cosa che sembrerebbe probabile a questo punto così che Microsoft possa avere a disposizione “un’esclusiva” da offrire ai priori utenti a differenza della concorrenza.