Manca davvero poco all’arrivo di Call of Duty: Modern Warfare 3 e come da tradizione, siamo entrati nel pieno delle fasi Beta del multiplayer, iniziando dalla Closed Beta su PlayStation 5 del weekend scorso, che giungerà, poi, su PC e Xbox il weekend del 12-13 Ottobre, fino alla Open Beta generale dal 14 al 16 Ottobre.
Abbiamo avuto modo di immergerci nella beta di Modern Warfare 3 il weekend scorso, compiendo un tuffo nel passato dal sapore nostalgico per i veterani della saga di Activision che quest’anno compie 20 anni.
Nostalgia Canaglia
Modern Warfare 3 si presenta in questa beta con tre mappe che i giocatori del Modern Warfare 2 originale conoscono molto bene: Estate, Skidrow, Favela e Rust. Sledgehammer ha deciso di mantenerne la struttura, arricchendole però di diversi dettagli estetici adatti ad un titolo in uscita nel 2023. Tornare armi alla mano su mappe che riempivano i nostri pomeriggi nel 2009 è stata un’esperienza a dir poco emozionante: ricordarsi ogni percorso, ogni spot particolare, ogni respawn e rotazione, come fossero passati 14 giorni e non 14 anni.
La domanda, che echeggia in tutta la community, su Modern Warfare 3 è: si tratta davvero di un nuovo capitolo o di un DLC di Modern Warfare 2? La risposta, dopo aver testato il prodotto per tutto il weekend, è piuttosto articolata. La prima impressione, data dal menù iniziale, ci riporta immediatamente a Modern Warfare 2, sia nella struttura del menù degli equipaggiamenti e degli operatori, che nella lobby pre-partita.
Scesi in campo però tutto cambia: Modern Warfare 3 ci propone un gunplay più rifinito e pulito rispetto a Modern Warfare 2, riproponendo alcune dinamiche antecedenti all’ultimo capitolo. Parliamo finalmente di un gunplay più fluido ed immediato, che vede il ritorno dello slide cancel (ossia la possibilità di interrompere l’animazione della scivolata in caso di necessità) richiesto a gran voce dai giocatori, ma anche un sistema di arrampicata più veloce e meno meccanico ulteriormente migliorabile attraverso i perk presenti. Questa rifinitura in termini di gunplay ha ottenuto un risultato che in molti speravano: un gameplay più veloce, immediato, frenetico, ossia la caratteristica che da sempre rappresenta il punto distintivo di Call of Duty.
Quanto ci piace la Tac-Stance di Modern Warfare 3
La novità effettiva introdotta in Modern Warfare 3 è il “Tac-Stance”: una via di mezzo tra l’hip fire e la mira. E’ una meccanica attivabile manualmente in combattimento durante la quale l’operatore inclina l’arma rendendola molto più precisa in short e middle range ed è attivabile anche durante la scivolata. Con Tac-Stance la rosa di colpi che solitamente si disperde in hip fire risulta più controllabile e letale; inizialmente può risultare complesso integrare questa meccanica nel proprio gameplay. Una volta imparato a gestirla si rivela un alleato fondamentale per vincere gli scontri più concitati, soprattutto in stanze e corridoi ristretti ed in mappe come Skidrow o Favela.
Sledgehammer ha inoltre deciso di reintrodurre i punti rossi sulla minimappa: quando un giocatore spara con un arma senza silenziatore risulterà visibile sulla minimappa. Non sarà dunque più necessario dividere l’attenzione tra minimappa e bussola per individuare i nemic.i Potremo dunque giocare alternando l’attenzione tra mappa e gameplay. La bussola naturalmente rimane, un elemento indispensabile per riuscire a comunicare l’esatta posizione dei nemici ai compagni oltre, ovviamente, al consolidato “ping”.
Attrezzatura, Armi e Killstreak
Gli equipaggiamenti rappresentano una novità introdotta con Modern Warfare 3. Non si parlerà, infatti, più di perks, bensì di equipaggiamenti: guanti, stivali, attrezzatura e giubbotto prendono dunque il loro posto e mai come prima vanno bilanciati in base al proprio playstyle. Ci son guanti adatti a cambiare arma più velocemente, altri che funzionano come il perk “sciacallo” dei precedenti capitoli, così come stivali che consentono un movement più rapido aumentando il Tactical Sprint e molto altro ancora. Il fattore interessante è, in questo contesto, la possibilità di creare una specie di build per il nostro Operatore, tale da rispecchiare il nostro stile di gioco. Che sia aggressivo, tattico o dalla distanza, tutto dipenderà da come riusciremo ad equilibrare i nostri equipaggiamenti.
Graditissimo, inoltre, il ritorno di alcune armi storiche come l’ACR, ora rivisto è chiamato MCW: un’arma sempre precisa, incapace di deludere le nostre aspettative. Nell’ottica delle armi l’unica sbavatura evidente è la mancanza palese del rinculo: ogni arma che impugnamo è fondamentalmente no recoil, lasciandoci la libertà di utilizzare attachment più concentrati sul danno che sul controllo della stessa. Potrebbe però trattarsi di una problematica momentanea che verrà risolta al day one. Particolarmente apprezzati, invece, i mirini: i reflex in dotazione sono tra i migliori mai realizzati, poiché consentono di mantenere una visuale pulita ed un’altissima precisione in combattimento sia in mira che in tac-stance.
Ulteriore nota positiva è rappresentata dalle nuove kill-streak disponibili in beta, poco invasive e dall’utilità più tattica che aggressiva rispetto ai capitoli precedenti. Una visione differente delle kill-streak che, se usate in maniera intelligente, riescono a cambiare il corso di una partita senza renderla necessariamente ingiocabile. Anche in quest’ottica avremo modo di approfondirne l’utilizzo al day one, in caso ne aggiungessero altre.
Modern Warfare 3: un futuro che strizza l’occhio al passato
Venendo al sodo: questo Modern Warfare 2 è un gioco tutto nuovo o si tratta semplicemente di un gigantesco DLC? Sledgehammer ha saputo sapientemente utilizzare gli asset di Modern Warfare 2, mantenendone alcune strutture in modo che i giocatori si già a casa con il prodotto finito. Tutto ciò, ovviamente, con la speranza che il tutto risulti più stabile e senza le fastidiose carenze tecniche che spesso hanno caratterizzato i day one di qualsiasi Call of Duty, soprattutto su PC.
Il comparto grafico non fa gridare al miracolo, ma dobbiamo ricordarci che Modern Warfare 3 è un titolo pensato per girare non solo su PC e console di ultima generazione, ma anche su Xbox One e PlayStation 4, oltre a PC dotati di hardware non all’ultimo grido.
Di contro, la presenza delle mappe di Modern Warfare 2 in questo capitolo ha generato, comprensibilmente aggiungerei, confusione tra gli utenti. Qualsiasi Call of Duty mette divertimento e giocabilità al centro dell’esperienza di gioco e, anche questa volta l’ecosistema risulta essere ben bilanciato. Questa beta ci ha mostrato quanto fluido e godibile Modern Warfare 3 possa essere e l’hype per l’uscita il 12 ottobre cresce sempre di più.