Durante il processo per l’acquisizione di Activision da parte di Microsoft sono emersi nuovi dettagli riguardanti l’arrivo di Call of Duty su Xbox Series X|S. Lo studio di sviluppo avrebbe costretto Microsoft a rivedere gli accordi stipulati per il titolo: Sarah Bond di Microsoft ha spiegato come l’azienda abbia dovuto scendere a compromessi con Activision per portare il titolo sulle console next-gen.
Secondo quanto riportato Microsoft avrebbe accettato di ridurre la ripartizione delle entrate: dunque adesso l’80% dei ricavi andrà allo studio di sviluppo, mentre il colosso di Redmond riceverà il 20%, al posto dei tipici 70/30.
Nel nuovo report, dove è possibile leggere anche la testimonianza di Sarah Bond, emerge che lo studio di sviluppo avrebbe inizialmente rifiutato la scelta di utilizzare gli Xbox dev. kit messi a disposizione da Microsoft. Infine, Bobby Kotick, CEO di Activision, puntava a far accettare a Microsoft i nuovi termini prima di iniziare a lavorare sulla versione di Call of Duty per Xbox Series X|S.
La stessa Bond ha spiegato chiaramente che, se il gioco fosse arrivato su PlayStation 5, ma non su Xbox Series X|S in contemporanea, non sarebbe stato conveniente per Microsoft. Proprio per questo motivo, Activision avrebbe chiesto a Microsoft di effettuare alcune offerte sugli accordi per il marketing: il colosso di Redmond è stato costretto a rifiutare in quanto, qualora la vicenda fosse andata avanti, Call of Duty non sarebbe stato presente durante lo Showcase di Xbox.