Call of Duty è una delle saghe videoludiche più longeve e riconoscibili al mondo, ma secondo uno dei suoi creatori, Chance Glasco, potrebbe essere vittima della propria longevità. In un’intervista rilasciata a News 9, l’ex animatore di Infinity Ward ha paragonato la saga ad un colosso della cultura pop come I Simpson: “È in giro da così tanto tempo che sembra abbiano finito le idee. A volte sembra che stiano lavorando con le idee scartate in passato.”
Come leggiamo su News 9, Glasco ha contribuito alla creazione del primo Call of Duty nel 2003, dopo aver lasciato il team di Medal of Honor: Allied Assault insieme ad altri 22 sviluppatori. La loro visione era quella di costruire un’esperienza di guerra intensa, inizialmente ambientata nella Seconda Guerra Mondiale. Dopo anni a lavorare su quel contesto storico, Glasco ammette che il passaggio a scenari moderni è stato un sollievo creativo, anche se oggi afferma di giocare quasi esclusivamente a Warzone, la modalità free-to-play della saga.
L’ex sviluppatore ha raccontato anche i primi anni della serie, nati quasi per caso a Tulsa, e l’ascesa graduale del franchise, che non ottenne subito il successo di massa. Fu il multiplayer a trascinare Call of Duty verso la vetta, soprattutto con il boom di Modern Warfare 2, definito da Glasco come “probabilmente il miglior gioco che abbiamo mai fatto”.
Oggi la serie è un pilastro per Activision, che continua a produrre nuovi capitoli ogni anno, spesso rielaborando vecchie formule o rilanciando sottoserie come Modern Warfare o Black Ops. Le vendite rimangono solide, ma la critica sul rischio di stagnazione creativa resta valida, specialmente se arriva da chi ha contribuito a costruire le fondamenta della saga.
Aggiungiamo in conclusione dell’articolo che Call of Duty: Black Ops 6 pare essere il capitolo della serie con il maggior incasso di sempre.