Activision ha rivelato di avere già in programma dei nuovi giochi di Call of Duty fino al 2027, guardando di conseguenza decisamente avanti rispetto al lancio ormai vicinissimo di Modern Warfare 3, in programma il 10 Novembre 2023.
VGC ha condiviso le dichiarazioni del presidente del publisher americano, Rob Kostich, riportando che il dirigente ha colto l’occasione rappresentata da GamesBeat per discutere dei primi 20 anni della serie soprattutto di CoD ed anche del suo futuro.
Parlando del rilascio di un nuovo capitolo ogni anno negli ultimi due decenni, il Presidente di Activision ha affermato che all’interno dell’azienda sono riusciti a trarre degli insegnamenti dal lancio di ogni nuovo gioco, cercando di eliminare i punti deboli con i giochi futuri. Proprio per questo motivo è fondamentale per loro programmare in tempo il rilascio del nuovi titoli.
Eccovi qui sotto un estratto delle dichiarazioni di Rob Kostich:
“Siamo costantemente nella nostra fase di pianificazione, di preciso nella nostra fase di pianificazione a lungo termine. In questo momento, abbiamo dei giochi pianificati fino al 2027 a cui stiamo lavorando al momento. Inoltre ammetto che abbiamo imparato dal rilascio di ogni capitolo, cercando di eliminare con i titoli futuri gli aspetti meno riusciti e meno apprezzati dalla community.
E sì, i franchise di Modern Warfare e Black Ops sono davvero popolari. Abbiamo sicuramente avuto altri capitoli che sono andati molto bene, come per esempio il gioco originale della Seconda Guerra Mondiale di Sledgehammer nel 2017 che ha ottenuto vendite molto positive.
Per questo motivo credo che noi di Activision dobbiamo fare attenzione per fornire buone esperienze differenziate, realizzando giochi ambientati in epoche differenti. Proprio in tal senso aggiungo che per noi le armi sono una parte estremamente importante in ogni capitolo di Call of Duty.
Grazie ad esse per esempio capiamo cosa possiamo fare dal punto di vista narrativo e cosa no, ovviamente in qualunque periodo storico siano ambientati i giochi. La sfida per noi è rappresentata dal fatto che quando si realizza un titolo ambientato nella Seconda Guerra Mondiale o anche prima, c’è meno flessibilità nel cercare di mantenere un tono in qualche modo realistico, che è importante per Call of Duty.
Invece quando sviluppi capitoli ambientati nel futuro hai decisamente più flessibilità per quanto riguarda le armi. Per esempio in Black Ops abbiamo molta libertà visto che si tratta di guerre inedite. C’è molta creatività in Black Ops, cosa questa molto divertente per gli sviluppatori. Ed il pubblico apprezza questa originalità e freschezza tipica della serie”.
Ricordiamo in conclusione che secondo dei rumor, emersi rete nei mesi scorsi, il capitolo di Call of Duty del 2024 sarà un nuovo titolo Black Ops ambientato durante la Guerra del Golfo, con lo sviluppo affidato a Treyarch.