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Call of Duty 2026, un leaker parla del gioco ma Infinty Ward dice ai fan di non credergli

Un noto leaker della serie Call of Duty ha diffuso dei dettagli su Modern Warfare 4, ma Infinity Ward ha detto ai fan di non credergli.
Alberto RossiBy
Ghost con il logo di Call of Duty: Modern Warfare 4

Call of Duty 2026 è già al centro del dibattito, nonostante l’ultimo capitolo sia uscito da poco. Un noto leaker della serie ha diffuso dettagli sul presunto Modern Warfare 4, scatenando reazioni immediate nella community. A sorpresa, Infinity Ward è intervenuta pubblicamente invitando i fan a non fidarsi delle indiscrezioni. Il botta e risposta ha acceso una polemica più ampia sul futuro del franchise. Sullo sfondo, pesano le critiche a Black Ops 7 e una fase di autocritica interna ad Activision. Il risultato è un clima di forte incertezza, ma anche di comunicazione più diretta del solito.

Il punto di partenza sono le affermazioni di TheGhostofHope, uno dei leaker più seguiti nell’ambiente Call of Duty. Secondo le sue fonti, il multigiocatore di Modern Warfare 4, nello stato attuale dello sviluppo, sarebbe quasi una copia di Modern Warfare II. Le differenze principali riguarderebbero l’assenza del sistema di carica dei perk, penalità ridotte per gli spari senza mira e per le scivolate, ma con un rinculo visivo delle armi molto simile al capitolo precedente. In sintesi, pochi cambiamenti strutturali e una sensazione di “già visto”.

A queste dichiarazioni è seguita una risposta indiretta ma significativa di Infinity Ward. Attraverso un messaggio pubblico di auguri, lo studio ha invitato la community a “non credere a tutto quello che legge su internet”, rimandando ogni comunicazione ufficiale al 2026. Pur senza citare il leaker, il tempismo ha fatto pensare a una smentita mirata dei rumor in circolazione.

TheGhostofHope ha replicato difendendo con forza la propria credibilità, ricordando di aver condiviso informazioni corrette fin dai tempi di Vanguard e di aver mantenuto le stesse fonti per anni. Secondo il leaker, il fatto che uno studio da miliardi di dollari abbia sentito il bisogno di negare genericamente le sue indiscrezioni — cosa mai accaduta prima — sarebbe insolito e degno di attenzione. Ha inoltre ribadito di non voler compromettere la reputazione costruita nel tempo diffondendo informazioni non verificate.

Il confronto si inserisce in un contesto più ampio. Black Ops 7 è uscito da poco, ma una parte della community si è già mostrata delusa, alimentando discussioni su un possibile ripensamento della formula di Call of Duty. Alcuni osservatori interpretano l’intervento anticipato di Infinity Ward in due modi: o i rumor sono completamente infondati, oppure lo studio sta cercando di gestire il clima negativo e riconquistare la fiducia dei giocatori prima ancora della presentazione ufficiale.

C’è anche una lettura strategica. Il 2026 si preannuncia un anno complesso, con un’attenzione mediatica altissima e una concorrenza feroce. In questo scenario, comunicare presto — anche solo per invitare alla cautela — diventa fondamentale. Che i leak siano veri o meno, una cosa è certa: fino all’annuncio ufficiale, le uniche persone a conoscere davvero Call of Duty 2026 sono quelle che lo stanno sviluppando.