Call of Duty 2020 potrebbe essere un reboot di Call of Duty: Black Ops, almeno stando ai dettagli condivisi da un noto leaker.
Dopo solo poche ore dai primi rumors sulla possibile ambientazione del prossimo titolo della celebre serie sparatutto, The Gaming Revolution ha svelato che a occuparsi dello sviluppo sarà Treyarch, già autore di Call of Duty: Black Ops.
Il progetto, per ora denominato Project Zeus, potrebbe al fine intitolarsi proprio Call of Duty: Black Ops, come avvenuto nel recente passato con Call of Duty: Modern Warfare.
In tale reboot potremmo dunque tornare a calzare le divise di Alex Mason e del sergente Frank Woods, questa volta però impersonati da due nuovi attori.
L’ambientazione, come già noto, potrebbe spaziare in un arco narrativo di oltre quarant’anni, portandoci dalla guerra del Vietnam alla Guerra Fredda.
Le voci parlano di un episodio dove violenza e realismo raggiungeranno vette mai toccate fino a ora. Affronteremo la guerra del Vietnam da diversi punti di vista, incluso quello dei Viet Cong, e conosceremo la Guerra Fredda in modo più approfondito di quanto fatto nei titoli passati.
Sotto il cofano del gioco troveremo il medesimo engine di Modern Warfare. Faranno ritorno gli Operatori e saranno presenti modalità multiplayer, inclusa una Ground War da 64 giocatori.
I DLC multiplayer saranno gratuiti, mentre per la campagna zombie è possibile che sarà necessario possedere il season pass.