In un momento in cui molti fan speravano di vedere Borderlands 4 incluso nei cataloghi di Xbox Game Pass o PlayStation Plus al lancio o poco dopo, il CEO di Gearbox Software, Randy Pitchford, ha frenato con decisione gli entusiasmi. Attraverso un post su X, Pitchford ha spiegato chiaramente che, anche se i precedenti capitoli della saga sono oggi disponibili su piattaforme in abbonamento e venduti a prezzi scontatissimi — come dimostrano gli sconti fino al 95% durante i Saldi Estivi 2025 di Steam — ci è voluto oltre un lustro per arrivare a queste condizioni.
In particolare, Pitchford ha usato l’esempio di Borderlands 3, sottolineando che sono serviti più di cinque anni perché il gioco fosse incluso nei piani console come Game Pass e PS Plus, precisando che la strategia attuale di Gearbox Interactive non prevede un trattamento simile per il quarto capitolo di Borderlands nel breve-medio termine. Anzi, il boss dello studio ha messo in guardia i fan: “Ci vorranno ancora più anni affinché una cosa simile accada con Borderlands 4”, invitando tutti a non creare false aspettative e a non attendersi sconti superiori al 50% o accessi gratuiti tramite abbonamento almeno nei primi 4-5 anni di vita del titolo.
Questo posizionamento evidenzia l’intenzione di Gearbox di valorizzare Borderlands 4 come prodotto premium a lungo termine, puntando inizialmente su vendite dirette a prezzo pieno e pacchetti DLC gratuiti e a pagamento. La scelta, pur deludendo chi sperava in un accesso facilitato al gioco, rientra in una strategia commerciale solida e ben pianificata, fondata su un ciclo di vita esteso e una monetizzazione graduale.
Sales like this and Borderlands 3 showing up on console subscription programs took over 5 years from the game’s launch to happen. Take advantage when it’s here! And to set expectations, it will be even longer before this kind of thing happens in the next cycle with Borderlands 4. https://t.co/5Jg9j2ILza
— Randy Pitchford (@DuvalMagic) June 26, 2025