La Cappella Farnese di Palazzo d’Accursio è stata sfondo della seconda edizione di Bologna Game Farm, progetto per lo sviluppo del settore videoludico promosso dall’ Emilia Romagna, in collaborazione con IncrediBOL e ART-ER S.Cons.p.A e realizzato con IIDEA – Italian Interactive & Digital Entertainment Association.
Secondo quanto riportato, nel 2021 studi di sviluppo di videogiochi che risiedono nel territorio sono il 18%. Fra questi, alcuni dediti allo sviluppo su mobile, segmento attualmente in forte crescita. Gli obiettivi di Bologna Game Farm, uno dei primi acceleratori di videogame italiani, sono consolidamento e professionalizzazione del settore in Emilia Romagna: il mondo videoludico è importante per la crescita economica e il sistema produttivo regionale che punta all’innovazione.
I quattro vincitori della seconda edizione del Bologna Game Farm.
I team selezionati lo scorso anno nel corso del Bologna Game Farm avranno a disposizione un contributo di 30.000 euro ciascuno per sviluppare i propri progetti con una strategia di commercializzazione a cura di IIDEA. Di seguito invece tutti i vincitori della seconda edizione del Bologna Game Farm.
Sabatino Panella (Cesenatico) con il progetto Farafter conquista il Bologna Game Farm, titolo RPG single player e open world con un sistema di combattimento a turni: nel corso degli videogame il giocatore avrà modo di influenzare gli eventi a venire tramite la possibilità di scelta e una morale alquanto complessa.
Gregorio Zanacchi Nuti (Bologna) con Monster Chef, roguelike hack & slash con elementi gestionali, dove i videogiocatori vestiranno i panni di Pranzo, nuovo arrivato nell‘Ordine della Buona Forchetta, organizzazione prestigiosa di cuochi guerrieri. In Monster Chef dovremo aiutare il protagonista nella gestione di una locanda per soddisfare gli abitanti di Delizia, creando piatti con mostri dalle tinte fantasy come ingredienti!
Nonstudio (Cesenatico), con il titolo The First Hand un roguelike divertente che catapulta il giocatore nel mondo di Zirria: qui, dopo secoli di pace, le carte in tavola stanno per cambiare e spetta proprio al giocatore investigare, creare il suo impero, per poi poter sconfiggere i tecnici a colpi di sasso, carta e forbici.
Melania Ugolini Studio (Sant’Agata Feltria) grazie a Ryoko, puzzle game con elementi platform con protagonista proprio Ryoko, una sarcedotessa della luce che con i propri torii può raggiungere il mondo degli spiriti, realtà parallela al mondo che noi tutti conosciamo.
A gennaio presso le Serre di Art-Er, spazio dedicato alle startup, avrà inizio il percorso di accelerazione con il quale la regione supporterà le creazioni dei vincitori. Il coaching sarà gestito da IIDEA attraverso la collaborazione di soci locali, con Ivan Venturini come coordinatore e Luca Marchetti e Gerardo Verna come tutor.