Bloodborne compie dieci anni, ma i fan sono molto delusi. Il capolavoro di FromSoftware, uscito tra il 24 e il 27 marzo 2015 a seconda del territorio, rimane ancora oggi un pilastro dell’era PlayStation 4. Tuttavia, nonostante le numerose richieste di una remaster o di un sequel, Sony non ha mai aggiornato il gioco, nemmeno con una patch per migliorare il framerate. Questa assenza di novità lascia un senso di amarezza nella community, che continua a sperare in un ritorno del titolo in una forma rinnovata.
Come riportato da IGN, negli anni l’attesa per una versione migliorata si è trasformata in frustrazione. Prima con l’arrivo di PS4 Pro e poi con PS5, molti speravano in un aggiornamento ufficiale per migliorare la fluidità del gioco, ma ogni richiesta è rimasta inascoltata. Dopo il successo del remake di Demon’s Souls su PS5, le speranze sono aumentate, ma Bloodborne è rimasto un caso isolato, privo di nuove edizioni o miglioramenti ufficiali. A rendere la situazione ancora più paradossale, Sony ha investito in remaster di giochi meno richiesti, come Horizon Zero Dawn e Days Gone, aumentando il senso di ingiustizia tra i fan.
Un’ipotetica spiegazione arriva da Shuhei Yoshida, ex dirigente PlayStation, che ha avanzato una teoria interessante: Miyazaki, il creatore di Bloodborne, è molto legato al gioco e non vuole affidarlo a nessun altro studio. Questa ipotesi, seppur non confermata, troverebbe riscontro nel silenzio assoluto di FromSoftware e Sony sulla questione. Miyazaki, infatti, è stato impegnato con altri grandi progetti come Dark Souls 3, Sekiro e soprattutto Elden Ring, lasciando poco spazio a un eventuale ritorno su Bloodborne.
Nel frattempo, i fan cercano alternative. La community ha creato mod e patch non ufficiali per migliorare l’esperienza di gioco, come il famoso aggiornamento a 60fps realizzato da Lance McDonald. Tuttavia, Sony ha recentemente agito per rimuovere queste soluzioni fan-made, emettendo notifiche DMCA contro i creatori di queste patch. Anche i progetti ispirati a Bloodborne, come il demake in stile PSX e Bloodborne Kart, hanno subito restrizioni per questioni di copyright.
Un altro fattore che ha alimentato la delusione è stato il successo dell’emulazione di Bloodborne su PC. Grazie a nuovi emulatori PS4, il gioco è stato reso giocabile a 60fps, dimostrando che un aggiornamento ufficiale sarebbe possibile. Ma invece di annunciare una versione ufficiale per PC, Sony ha preferito mantenere il silenzio, senza rispondere alle richieste della fanbase.
Nonostante tutto, la community di Bloodborne continua a dimostrare il proprio affetto per il gioco. Per il decimo anniversario, è stato organizzato un nuovo evento “Return to Yharnam”, in cui i giocatori tornano nel mondo di Yharnam per invadere, cooperare e lasciare messaggi agli altri cacciatori. Questo tipo di iniziative dimostra quanto Bloodborne sia ancora amato, nonostante l’assenza di supporto ufficiale.
In conclusione, il decimo anniversario di Bloodborne è un’occasione per celebrare un capolavoro, ma anche per riflettere su una delle più grandi occasioni mancate nel mondo dei videogiochi. Resta solo da chiedersi se Sony e FromSoftware ascolteranno mai i fan o se Bloodborne resterà per sempre un capolavoro bloccato nel passato.