Proprio nel corso dell’evento E3 2018 di inizio Giugno sono stati annunciati ufficialmente i titoli Starfield e The Elder Scrolls 6, che molto probabilmente e secondo le stesse parole del director Todd Howard potrebbero essere titoli esclusivamente next-gen.
Infatti, il game director presso Bethesda Softworks e Bethesda Game Studios ha spiegato in un intervista con The Guardian che dovremo avere molta pazienza per i due titoli in questione, in quanto ci vorrà ancora molto tempo per lo sviluppo. Vediamo le sue stesse dichiarazioni:
“Ne abbiamo parlato per quasi un decennio, abbiamo iniziato a mettere cose su carta circa cinque o sei anni fa, mentre lo sviluppo attivo è partito da quando abbiamo finito Fallout 4, cioè due anni e mezzo o tre anni fa.
Vi chiedo dunque ancora molta pazienza [per starfield e The Elder Scrolls 6]. Ci vorrà ancora un bel po’ di tempo per far sì che quello che abbiamo in mente prenda forma.”
Successivamente, anche il capo marketing Pete Hines dell’azienda videoludica è intervenuto, anche se in particolare sulla questione del single-player, in seguito alle critiche rivolte a Fallout 76 e all’eventuale natura di Starfield.
“Il single-player è ancora importantissimo per noi. Potrà continuare a crescere o evolversi, ma è parte di ciò che siamo e pensiamo che ci sia ancora spazio per fare successo in tal senso.
Questo non significa che dovremo continuare a fare la cose come le abbiamo fatte negli ultimi 5 o 10 anni. Dobbiamo continuare a cambiare il tipo di approccio alle cose.”
Anche Todd Howard si è successivamente espresso sulla questione secondo cui i giocatori pensano che i titoli single-player stanno perdendo e perderanno sempre più importanza nel corso del tempo:
I giochi sono diventati così grandi e così interessanti che i giocatori devono muoversi in mezzo a uno spazio di intrattenimento e di gioco. Non è soltanto una deviazione dalle loro vite regolari; per molte persone è diventata una parte importante delle loro vite. Penso che possiamo vederlo tra tutti questi giochi di adesso, dove le persone ottengono divertimento e appagamento personale nel tempo che spendono giocandoci.
I videogiochi sono unici in questo. Posso trasportarvi in un certo posto; possono teletrasportarvi. Questo perché abbiamo sempre fatto le cose in grande e anche con una concezione open-world. Ci piace la tecnologia, il raccontare delle storie, l’arte. Ma poter dire “Hey, guarda cosa può fare il nostro gioco!” in una base giorno dopo giorno o settimana dopo settimana è la cosa più soddisfacente di tutte.
Cosa ne pensate?