Bear and Breakfast è un incantevole cozy game sviluppato Gummy Cat, un piccolo studio indie est-europeo. Pubblicato da Armor Games, quest’avventura rilassante ed avvolgente ci consente di immergerci in un mondo magico vestendo i panni di Hank, un carinissimo orso che si troverà ad aprire un Bed and Breakfast che diventerà man mano una vera e propria catena di alberghetti. Durante quest’impresa gestionale vivremo inoltre una storia profonda ed introspettiva legata al nostro orso. Senza indugiare oltre, ecco la nostra recensione di Bear and Breakfast.
Il gameplay e la storia
In Bear and Breakfast viviamo un’avventura unica in compagnia del nostro orso Hank e di numerosi compagni di viaggio poliedrici e diversi tra loro, trovandoci non solo ad aprire diverse strutture alberghiere, ma anche a gestirne la funzionalità quotidiana migliorandole e cercando di accontentare i clienti e contemporaneamente ci troveremo ad approfondire una trama inaspettatamente profonda, che riesce a garantire una decina di ore di intrattenimento a sé e che ci porterà a scavare nell’anima di Hank, tra alti e bassi.
Vivremo quotidianamente la vita di Hank girovagando per il mondo di gioco alla ricerca dei materiali necessari per sviluppare le nostre strutture, sebbene ci siano un numero massimo di materiali che si possono ottenere giornalmente e, soprattutto all’inizio, ci troveremo a dover aspettare che la giornata finisca per poter dormire e ricominciare la ricerca. Fortunatamente sbloccando nuove aree ed allargando la nostra catena di alberghetti le risorse disponibili aumenteranno, diminuendo la “frustrazione” dell’attesa.
Naturalmente i diversi NPC che incontreremo ci forniranno diverse missioni utili a facilitarci la crescita degli alberghi, come la possibilità di assumere del personale che ci aiuti nella gestione (un orso da solo non può fare tutto il lavoro, no?). Le missioni si rivelano dunque fondamentali per la buona riuscita della nostra impresa, portando a termine determinati obiettivi ci consente di sbloccare dei “power up” fondamentali, come la possibilità di gestire le strutture a distanza, senza dover tornare fisicamente all’albergo.
Avanzando dunque sempre più ci ritroveremo a saltare da un albergo all’altro, personalizzando e migliorando tutto in maniera sempre più veloce e senza intoppi, consentendoci di godere appieno dell’esperienza “cozy” di Bear and Breakfast.
L’arte di Bear and Breakfast
Artisticamente Bear and Breakfast è come lo abbiamo descritto nel titolo della recensione: adorabile. Il design dei personaggi e delle ambientazioni riesce a riportarci ai libri per bambini e ai cartoni animati che abbiamo amato da piccoli. Il mondo di gioco e gli alberghi stessi vantano davvero tantissime variabili estetiche che innegabilmente riescono a conquistare il giocatore.
L’atmosfera di gioco è incantevole e rilassante, dai toni comunque sempre accesi e vivaci, con dettagli curati in grado di dare vita e profondità alla foresta e i suoi abitanti. Da sottolineare anche l’ingegno nella scrittura dei dialoghi: divertenti, strani e decisamente non convenzionali (del resto siamo degli orsi che cercano di interagire con degli umani). Gli NPC sono davvero unici e diversi tra loro e non tutti hanno la buon’anima di volerci aiutare nel nostro percorso. Hank stesso ha una personalità divertente e sarcastica, qualità che rendono praticamente impossibile non appassionarsi a questo orso decisamente unico.
La colonna sonora di Bear and Breakfast accompagna dolcemente il gioco, creando sempre l’atmosfera perfetta per immergersi nel mondo di gioco. Questa contribuisce a pieno nel mantenere l’esperienza sempre rilassante ma coinvolgente, una compagna perfetta per le nostre avventure tra i boschi.
Piccole sbavature di un piccolo boschetto
In termini di gameplay le problematiche si concentrano soprattutto nei momenti di noia dal momento in cui tutte le risorse disponibili si esauriscono, costringendoci ad aspettare che sia ora di andare a dormire per cominciare un nuovo giorno di farming. In tal senso un “time skip” sarebbe un’opzione sicuramente apprezzata, poiché spesso ci siamo ritrovati a lasciare scorrere il tempo in gioco facendo altro fino a quando non arriva il tanto atteso momento di dormire.
Può inoltre capitare di rimanere incastrati nei cespugli o in alcune rocce e se avete appena salvato sarete inevitabilmente costretti a ricominciare il gioco dall’inizio, evento sicuramente poco piacevole se ciò capitasse in late game. Anche l’editing delle camere degli alberghetti non è un compito molto semplice: ogni camera ha dei requisiti da rispettare e dovremo essere in grado di inserire tutto il necessario per renderla funzionale. Se volta posizionato l’arredamento di una stanza decidiamo che eventualmente non ci soddisfa la sua posizione, non abbiamo possibilità di spostarla altrove, ci ritroveremo piuttosto a ri-arredare l’intero bed & breakfast daccapo.
Ultimo piccolo neo sono le storie stesse degli NPC che spesso non trovano una conclusione o una continuazione adeguata, ma non solo: anche il gioco stesso non ha un vero e proprio endgame, un incipit che ci comunichi che effettivamente la nostra storia volge al termine.
In conclusione
Come per altri titoli “cozy” dallo sfondo gestionale, le dinamiche del gameplay sono ciclicamente le stesse: esplorare il mondo di gioco, raccogliere materiali ed oggetti di trama con l’obiettivo di migliorare il nostro albergo e soddisfare le richieste dei diversi clienti. Questa ripetizione in ottica gameplay non è però da considerarsi in accezione negativa, poiché si tratta proprio di una delle colonne portanti che ha reso i “cozy games” così popolari negli ultimi anni.
Si tratta proprio del fattore “vivere un’avventura rilassante, lontana dal caos della vita quotidiana” a fare di questa tipologia di titoli un genere vincente. Prendersi il proprio tempo per raccogliere materiali e cibo, accompagnati da una musica rilassante ed approfondendo la trama di gioco con i propri tempi è un’esperienza distensiva ed appagante.
Bear and Breakfast riesce perfettamente in questo intento, trascinandoci in ore di gameplay rilassato, appagante e coinvolgente. Siamo chiari: i “cozy games” o piacciono o non piacciono. Anche per questo titolo la regola è più che valida, considerati gli sforzi necessari per portare a termine determinati obiettivi o miglioramenti: per determinate missioni vanno passati anche giorni nel tentativo di reperire i materiali e ciò può non essere una caratteristica che calza a tutti gli utenti.
Bear and Breakfast merita sicuramente di essere giocato: è adorabile, appassionante e rilassante, particolarmente adatto nei pomeriggi uggiosi d’autunno per passare del tempo di qualità giocando senza impegno.
VERSIONE TESTATA: Nintendo Switch
La recensione in breve
Bear and Breakfast è un altro cozy game da inserire nella lista dei titoli da giocare. Ha tutte le caratteristiche necessarie per regalare ai giocatori ore di gameplay in completo relax, accompagnati da una colonna sonora piacevole e mai invasiva. Adorabile, appassionante e coinvolgente.
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Voto Game-Experience