Il sistema di combattimento di Baldur’s Gate 3 può sembrare particolarmente complicato, soprattutto per i videogiocatori che non hanno mai giocatori Dungeons & Dragons. Per questo motivo, gli sviluppatori hanno già condiviso diversi suggerimenti per aiutare i membri della community in difficoltà!
Il responsabile Micheal Douse, tramite Twitter, ha spiegato la filosofia dietro il gameplay del gioco: l’obiettivo non è completare le quest o ricevere ricompense, bensì esplorare e fare tutto ciò che si crede impossibile. Fulcro dell’esperienza di gioco, per lo stesso Douse, è fare affidamento sul dado: questo infatti potrà determinare il successo di un’azione, o meno!
Se siete degli utenti completamente nuovi al genere a cui vi state approcciando con Baldur’s Gate 3, posso darvi un consiglio: concentratevi meno sul completare le quest e vincere gli scontri, sfruttate il vostro tempo per esplorare, sperimentare con gli strumenti a disposizione e i vari sistemi, prendetevela comoda e fidatevi del dado.
Non è un gioco che punta a farci finire gli obiettivi presenti sulla mappa per ricevere le ricompense. Lo scopo di Baldur’s Gate 3 è quello di far superare le sfide ricorrendo alla creatività e alla propria saggezza. Le ricompense arriveranno quando meno ve le aspettate, proprio quando state già iniziando a fare vostro tutto il sistema e la narrazione.
Parlate agli animali, conversate con i non-morti, se non ci riuscite allora scoprite come fare. Una porta è chiusa? Bussate! Inaccessibile? Crescete, diventate gas, oppure semplicemente più piccoli: potete fare tutto ciò che credete sia impossibile. Credete in voi stessi e soprattutto nel dado.
Baldur’s Gate 3 continua a riscuotere successo: in particolar modo Swen Vickle, fondatore di Larian Studio, è rimasto colpito dalla fama raggiunta dalla sequenza con protagonista l’orso.