Dmitry Glukhovsky è l’autore dietro la popolare serie di romanzi che ha dato ispirazione a una fortunata serie videoludica: Metro, e di recente è finito dritto dritto nel mirino del governo russo, vedendosi aggiunto alla lista federale dei ricercati. Il primo libro, Metro 2033, fu lanciato nel lontano 2002, e nel 2010 sarebbe arrivato l’omonimo videogioco.
L’autore di Metro ricercato dalla Russia, quali sono le ragioni?
L’autore ha reso noto, con le sue opere e con i successivi videogiochi, il personaggio immaginifico di Artyom, un giovane sopravvissuto destinato a diventare un duro ranger tra gli orrori di quel mondo post-apocalittico. Mentre l’autore stesso è di origine russa, la serie videoludica è stata sviluppata da 4A Games, uno studio di sviluppo polacco. Ciò ha creato un ovvio conflitto personale nell’autore quando è scoppiata l’invasione guidata da Putin del territorio ucraino, spingendolo a condannare pubblicamente in rete le azioni delle armate della propria nazione.
Cosi facendo l’autore di Metro, che vive per sua fortuna fuori dal territorio russo, è stato ora inserito nella lista dei ricercati. Oltre a essere finito in questa lista federale, Glukhovsky è stato accusato di aver screditato l’armata russa. Nonostante tutto l’autore non appare intimorito e, anzi, ci tiene a sottolineare la sua posizione sulla guerra. Nonostante le accuse rivoltegli di gettare discredito sull’armata russa via Instagram, l’autore ha detto: “Sono pronto a reiterare quello che ho detto in passato: ‘fermate la guerra!'”.
Parole che colpiscono la Russia in diversi modi, specie se si considera che stando alle informazioni fatte circolare tra i media russi il conflitto in Ucraina non può e non deve essere definito ne una “guerra” e neppure una “invasione”. Dunque anche la sola parola “guerra” è già sufficiente ad allertare le autorità dello Zar – Evidentemente i politici russi, che la guerra non la vedono che da lontano, non vogliono sentir usare parole che palesano la realtà dei fatti in modo analogo a chi mangia salsicce ma ha paura di vedere come vengono fatte. Complimenti dunque a Glukhovsky, autore delle bellissime storie di Metro, per dimostrare che anche il popolo russo sa sollevarsi contro il proprio governo.
Se le forze dell’ordine russe dovessero catturarlo, rischierebbe fino a dieci anni di prigione per aver divulgato “false informazioni deliberatamente”. L’ultimo libro della saga da lui creata è Metro 2035, lanciato nel 2015. Prima che scoppiasse la guerra l’autore era sostenitore noto dell’avversario politico di Vladimir Putin, Aleksei Navalny.