Un nuovo video di Assassin’s Creed Shadows ha scatenato un’ondata di critiche in Giappone ed anche nel resto del mondo. Nel filmato in questione è possibile vedere un giocatore distruggere parti del Santuario di Itate Hyozu, un luogo di culto realmente esistente, suscitando l’indignazione dei suoi rappresentanti, che hanno dichiarato di non essere stati consultati da Ubisoft per l’inclusione del santuario nel gioco. Se avessero ricevuto una richiesta, affermano, l’avrebbero rifiutata. Ora i funzionari stanno valutando azioni contro il titolo, mentre la polemica si accende sui social.
La controversia si inserisce in un quadro più ampio di critiche rivolte al gioco. Alcuni utenti sostengono infatti che Assassin’s Creed abbia di fatto sempre incluso eventi controversi nei suoi titoli, come la possibilità di prendere a pugni il Papa in AC2 o saccheggiare chiese in Valhalla. Tuttavia, la questione qui riguarda la rappresentazione non autorizzata di un luogo sacro realmente esistente.
Un altro punto delicato riguarda la figura di Yasuke, il samurai africano al servizio di Oda Nobunaga, che in Assassin’s Creed Shadows viene rappresentato come un guerriero imponente, sebbene le fonti storiche non confermino il suo ruolo di samurai combattente. Questo ha generato preoccupazione tra gli storici giapponesi e critiche anche da parte dei fan internazionali, che temono una riscrittura troppo romanzata della storia giapponese.
Nel frattempo, il santuario non è l’unico caso di rappresentazione storica controversa di Shadows. Anche il Tempio Todai-ji di Nara è stato incluso senza dettagli chiari sull’accordo con Ubisoft, e in passato il gioco ha utilizzato elementi culturali giapponesi senza autorizzazione, come la bandiera del gruppo storico Sekigahara Teppo-tai.
Ubisoft non ha ancora risposto ufficialmente alle polemiche legate al santuario, ma considerando il precedente di Hogwarts Legacy e le modifiche fatte in passato per rispettare sensibilità culturali, non è escluso che l’azienda possa rimuovere o modificare il contenuto contestato prima del lancio previsto per il 20 marzo.
Aggiungiamo in conclusione dell’articolo che nei giorni scorsi Assassin’s Creed Shadows ha dovuto fare i conti con una polemica riguardante una lottatrice di sumo. In tutto questo è però bene ricordare che Ubisoft è soddisfatta dei preorder del gioco.
Wake up, Ubisoft “defender,” and hear our voice! What kind of Assassin’s Creed game destroys an actual religious site? Japanese culture is consumed but receives no respect. Here is a perfect example. pic.twitter.com/UsfWMgy53n
— Shohei Kondo (@shoheikondo) January 31, 2025