Un gruppo ultranazionalista giapponese ha condannato Assassin’s Creed Shadows accusandolo di razzismo verso la cultura giapponese. A guidare la protesta è Nagase Takeshi, sacerdote shintoista e leader del movimento conservatore Shinsei Nippon, noto per le sue posizioni anti-occidentali. La polemica è esplosa dopo la pubblicazione di un video in cui si mostrano scene del gioco in cui il protagonista, Yasuke, distrugge un santuario shintoista e attacca un sacerdote.
Secondo Nagase Takeshi, le immagini di cui sopra rappresentano un “insulto agli dèi giapponesi” e un’offesa alla tradizione shintoista. La denuncia è stata accompagnata da un appello a protestare contro Ubisoft e il gioco, oltre che da richieste alle istituzioni giapponesi affinché intervengano per “difendere l’orgoglio nazionale”. Il sacerdote ha inoltre collegato il video che mostra la distruzione del tempio ad una sua battaglia politica più ampia contro il turismo occidentale in Giappone, definito come un vero e proprio “inquinamento culturale” voluto.
Leggiamo un estratto delle dichiarazioni condivise da Nagase Takeshi:
“La pazienza non è una virtù. Dobbiamo protestare ad alta voce per questa questione. Onestamente queste cose sono oltraggiose. È un folle (si riferisce a Yasuke, NDR)! Non potevamo credere ai nostri occhi: è un insulto agli dei giapponesi.”
L’uscita ufficiale di Assassin’s Creed Shadows è fissata per il 20 marzo 2025, ma alcune copie sarebbero già circolate in netto anticipo rispetto all’uscita, permettendo a numerosi utenti di vedere in anticipo il contenuto del gioco. Ubisoft, per il momento, non ha rilasciato dichiarazioni in merito alla polemica, ma ha pubblicato di recente uno spot TV.