Fin dal momento della presentazione ufficiale di Assassin’s Creed Shadows, avvenuta a maggio, la presenza di Yosuke ha attirato l’attenzione dei fan e non solo. Uno dei due protagonisti del nuovo capitolo della saga è infatti il samurai africano, una figura storicamente esistita che, però, non è stata particolarmente gradita da una parte dei videogiocatori, tra cui Elon Musk.
Per molti videogiocatori, Yosuke non sarebbe realmente esistito, nonostante le incofutabili prove storiche. Proprio per questo motivo, alcuni fan hanno criticato l’inserimento di un personaggio di colore in quel contesto storico, considerandolo una forzatura volta a introdurre diversità nel gioco, Elon Musk ha affermato che è proprio la DEI (diversity, equity and inclusion), a uccidere l’arte.
Un commento, quello dell’imprenditore, che non è passato inosservato ai membri del team di sviluppo. A tal proposito,Marc-Alexis Côté, produttore esecutivo del franchise, ha avuto modo di parlare delle affermazioni di Musk: nonostante il suo primo impulso fosse di rispondere immediatamente, alla fine ha scelto una via ben diversa.
Le parole di Elon hanno generato delle reazioni. Ho seriamente pensato di riattivare X, social che avevo cancellato, per rispondere alla sua affermazione. Nonostante sia stato il mio primo pensiero, ho scelto di fare un passo indietro.
Sul mio smartphone ho un’app per la meditazione, quindi ho scelto di riflettere sulle emozioni suscitate da quel tweet piuttosto che rispondere. Per me, Elon ha solo alimentato l’odio, ed è triste dirlo. In quel momento, mi sono venute in mente diverse risposte di sole tre parole adatte alla situazione.
Dai fan che non credono alla reale esistenza di Yosuke, ai videogiocatori che si lamentano dei vestiti censurati in Stellar Blade, fino alle critiche per il nuovo aspetto di Angela e Maria in Silent Hill 2 Remake, negli ultimi mesi non sono mancate polemiche, principalmente legate al tentativo di rendere i videogiochi sempre più inclusivi.
Critiche che, tuttavia, gli sviluppatori non sono disposti a tollerare. Per questo motivo, si parla sempre di più della diversità presente nei videogiochi, mentre i team sono sempre pronti a rispondere ai commenti negativi sull’aspetto fisico e sulla caratterizzazione dei personaggi.