Da qualche giorno è possibile acquistare Assassin’s Creed Origins, nuovo capitolo che proprio come suggerisce il nome indica un ritorno alle origini della saga. Il titolo presenta però alcune novità importanti e tra queste è impossibile non citare l’aquila Senu utile ad individuare i bersagli sparsi nella gigantesca mappa di gioco.
Ad alcuni fan della saga però questa novità non è piaciuta ed il creative director del titolo, Jean Guesdon, ha spiegato come mai il team di sviluppo ha deciso di inserirla in Assassin’s Creed Origins.
Eccovi le sue parole:
“Iniziamo sempre dal gioco che vogliamo fare e cosa ha senso inserire in quel gioco. Che funzionalità ha senso inserire qui? Il rampino in Assassin’s Creed Syndicate, ad esempio, aveva perfettamente senso perché Londra era la città con gli edifici più alti che avessimo mai riprodotto.
Con Assassin’s Creed Origins avevamo un mondo molto diverso e avevamo qualche diversa opzione. Abbiamo realizzato un mondo gigantesco, pieno di IA persistente e globale, quindi tutti gli esseri viventi vivono davvero – anche se non c’è Bayek nei paraggi. Questo è molto interessante perché crea situazioni che neppure gli sviluppatori possono predire.
Quindi perché l’aquila? Sì, parzialmente per la prospettiva strategica sulle location nelle vicinanze, ma volevamo anche avere una nuova prospettiva con una scala molto più grande, cosicché poteste vedere il mondo vivere ad una distanza così sostenuta ed identificare gli obiettivi da soli. Questo non ha nulla a che fare con altri giochi.”
E voi cosa ne pensate riguardo l’introduzione di Senu? Ditecelo nei commenti!
Vi ricordiamo infine che Assassin’s Creed Origins è disponibile all’acquisto dal 27 ottobre su PC, PlayStation 4 e Xbox One.
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