Assassin’s Creed Odyssey si è dimostrato un degno titolo. Il gameplay, nonostante sia ampiamente basato su quello di Assassin’s Creed Origins, ha subito delle sostanziali modifiche che hanno aggiunto alla formula più verticalità nel level design.
Offre combattimenti adrenalinici, dialoghi a scelta multipla e molti altri elementi che rappresentano un drastico cambiamento rispetto a ciò che fino a oggi ha caratterizzato i titoli della serie, ma si tratta di cambiamenti per lo più positivi.
Ma passiamo ora al punto dolente: come se la cava il titolo dal punto di vista tecnico sulle differenti piattaforme? Basato sul motore AnvilNext 2.0, motore che ha dato vita a quasi tutta l’attuale generazione della serie Assassin’s Creed.
Qualche piccolo difetto si nota nel sistema di animazioni, specie nel corso dei dialoghi, quando capita che si presentino animazioni e movimenti piuttosto bizzarri dei personaggi su schermo. Certo non è un problema sufficiente a penalizzare tutto il gioco, ma potrebbe ledere l’immersione in alcuni frangenti.
Un altro difetto, causato chiaramente dall’enorme mole del titolo e la quantità senza precedenti di dettagli, riguarda la parvenza che vi sia stato imposto un lieve downgrade in termini di fedeltà visiva se si compara Odyssey a Origins, specie per quanto riguarda gli effetti di luce e della qualità dell’immagine.
E veniamo ora al punto: come si comporta il titolo su console e PC?
Su PC, anche rispettando appieno e superando in termini di hardware i requisiti consigliati, le performance appaiono piuttosto deludenti. Il benchmark fatica a mantenere 60fps stabili anche girando su un pc di fascia alta a 1080p e la cosa sorprende dal momento che Origins al contrario rendeva molto bene. Chiaramente il titolo necessita di una buona mole di lavoro d’ottimizzazione.
Parliamo ora delle edizioni per Playstation 4 Pro e Xbox One X. Pare che il gioco, al di la dell’ormai nota differenza in termini di risoluzione tra la console ammiraglia di Sony e quella di Microsoft, presenti alcune notevoli differenze sulle due piattaforme. L’edizione Playstation 4 Pro sembra soffrire meno frame drop in confronto a quella Xbox One X, raggiungendo il cap di 30fps con maggior frequenza, tuttavia per qualche strana ragione i caricamenti sulla console Sony appaiono notevolmente più lunghi. Xbox One X offre una qualità delle ombre e un occlusione ambientale decisamente migliori, mentre è solo lievemente superiore la qualità del draw distance. Sotto gli altri punti di vista, invece, le due versioni si equivalgono.
Mettendo a paragone le versioni console con quella PC appare chiaro come le prime escano sconfitte in termini di livello di dettaglio, ombre, screen space reflections e draw distance. In termini di mera resa grafica l’edizione PC è palesemente superiore, a patto di disporre dell’hardware necessario a farlo girare a dovere.
Il gioco è chiaramente bisognoso di essere ottimizzato, nella sua versione PC più che in quelle console.
Anche Google ha avuto qualcosa da mostrare adoperando Assassin’s Creed Odyssey, e si tratta di Project Stream, il suo nuovo sistema di cloud gaming che permette di giocare in streaming ai titoli dell’ultimo momento senza necessariamente disporre di un PC o una console da gioco.
Il sistema è progettato per funzionare con il browser Google Chrome e una connessione a fibra ottica (da almeno 25Mbps).
La resa si è dimostrata eccezionale e il servizio permette di godere a 1080p e 60fps su sistemi che mai e poi mai potrebbero permettersi di reggere un titolo come Assassin’s Creed Odyssey.
“L’idea di adoperare per lo streaming un titolo cosi graficamente avanzato e ricco di contenuti e che richiede un interazione quasi istantanea tra quanto mostrato su schermo e i comandi dati ha posto una serie di sfide. Quando si esegue lo streaming di un programma TV o un film sono sufficienti pochi secondi di buffering iniziale, ma lo streaming dei giochi richiede una bassissima latenza senza degrado grafico”.
Ebbene, ammirate a seguire la resa del servizio Project Stream.