Coffee Stain Studios abbandona il mondo delle capre e abbraccia la produzione industriale con Satisfactory, un sandbox, attualmente in early access, che apre le porte alla costruzione ed all’automatismo.
Annunciato durante l’E3 2018, Satisfactory ha messo in mostra sin da subito i suoi toni scanzonati, ironici ed anche provocatori verso le multinazionali. Inviati in un pianeta disabitato, i poveri giocatori dovranno lavorare e produrre materiali da inviare alla corporazione, sopravvivendo in un ambiente ostile ma ricco di risorse. Quasi a voler omaggiare il Pip-Boy di Fallout, Satisfactory si esprime per mezzo di piccoli filmati divertenti che mostrano la vita del lavoratore intento a sperimentare metodologie sempre più avanzate per produrre di più in minor tempo e con minor sforzo.
Visto dall’esterno, Satisfactory è esattamente questo, un sandbox all’interno del quale costruire strutture sempre avanzate, finalizzate alla produzione ma, fidatevi, c’è molto di più. Il primo approccio a Satisfactory, al momento disponibile in Early Access esclusivamente su Epic Games Store, mette in mostra un gioco estremamente preciso, pulito e privo di incertezze. Graficamente molto interessante e dal taglio artistico palesemente ispirato dalle stranezze di No Man’s Sky, il titolo riesce subito a catturare grazie ad un design accattivante e molto ricercato. Distruggendo la navetta con la quale siamo atterrati sul pianeta per ricavare risorse, la prima necessità sarà quella di costruire un HUB centrale da utilizzare come nucleo della base.
Muniti soltanto di uno strumento utile a trovare le risorse primarie e di una sorta di bastoncino elettrico, dovremo cominciare a raggiungere le cosiddette “milestones” per evolvere la propria base ed approcciarsi al sistema di automazione. Questi obiettivi richiedono la fabbricazione di materiali leggermente più avanzati, trasformando le pietre di ferro e bronzo grezze in lingotti e successivamente in altre componenti utili alla costruzione di diversi strumenti. Impiegando questi materiali potremo far evolvere la base, sbloccando nuove costruzioni, nuovi strumenti e nuovi metodi per raccogliere risorse in maniera più rapida. In men che non si dica ci troveremo a costruire estrattori di materiali che, attraverso i nastri trasportatori, vengono spostati nelle fonderie e successivamente nei costruttori per essere trasformati in quello che vogliamo. La bellezza semplice ma estremamente soddisfacente di Satisfactory sta proprio nel vedere il proprio lavoro automatizzato in seguito ad una pianificazione meticolosa dell’ambiente di gioco. Interazione ambientale ed ingegno applicato a poche ma fondamentali regole che trasformano un semplice Sandbox in un’escalation di soddisfazione. Immaginate di raccogliere a mano per le prime ore di gioco le prime preziose risorse come bronzo, ferro e calce e poi, dopo tanti sforzi, riuscire a sviluppare un sistema che raccoglie, fonde e forgia tutto mentre voi vi dedicate a costruzioni più complesse.
La soddisfazione di Satisfactory è data dunque dal vedere realizzare la propria pianificazione, chiaramente adattata al territorio, per espandersi sempre di più, passando dal creare semplici lastre di metallo all’assemblare mezzi di trasporto autonomi.
Anche l’energia gioca un ruolo fondamentale all’interno del titolo, per alimentare le macchine è infatti necessario l’utilizzo di combustibili più o meno efficienti, passando dalla semplice biomassa data dalla raccolta di legna e foglie ai combustibili fossili più avanzati che garantiscono più autonomia.
Ogni macchinario che andremo a creare avrà inoltre una capacità di lavoro, sopperibile dalla possibilità di “overclockare” le macchine per spingerle a produrre di più, aumentando il consumo di energia. Trovare il giusto equilibrio tra efficienza dei macchinari e capacità dei generatori è dunque fondamentale per raggiungere gli obiettivi proposti in poco tempo. Man mano che prenderemo dimestichezza con le meccaniche di gioco, i compiti a noi assegnati saranno sempre più complessi e ci porteranno alla costruzione di macchinari e strutture anche molto avanzati che comportano l’introduzione di materiali difficili da reperire e componenti complesse da creare. La pianificazione di una base stratificata ed efficiente anche nella disposizione degli elementi di gioco rappresenta dunque un fattore chiave ed il giocatore potrà sfruttare inoltre la verticalità del mondo di gioco grazie alla presenza dei Jetpack. A spezzare il ritmo della costruzione e del farming tipico da sandbox troviamo anche un’appena accennato sistema di combattimento, utile per difenderci dalla fauna del pianeta, inizialmente avremo soltanto il bastone elettrico ma più avanti sarà possibile craftare un’arma da fuoco ed una sorta di spada elettrica.
Coffee Stain studios scappa inoltre dalla trappola del procedurale, sviluppando una mappa dalle notevoli dimensioni di 30Kmq
L’esperienza di gioco di Satisfactory è, a dispetto della sua natura Early Access, ricca di contenuti e mette sul piatto un concept di gioco che saprà stregarvi per diverse ore. L’esperienza cambia completamente volto quando ci si approccia al multigiocatore, potremo infatti imbarcarci nella nostra avventura da imprenditori interstellari insieme ad altri tre amici, velocizzando notevolmente la progressione ma anche l’efficienza e le dimensioni della base. Il nostro consiglio è dunque quello di provare il titolo insieme a qualche amico in quanto, nonostante l’esperienza in singolo sia comunque divertente, la progressione di gioco potrebbe rallentare tanto, forse troppo, durante le fasi più avanzate. La roadmap ufficiale di Satisfactory è disponibile nel sito ufficiale, gli sviluppatori hanno pianificato l’introduzione di nuove strutture, nuovi materiali e sfide da completare, azzardando anche l’introduzione di una vera e propria storyline. Satisfactory è davvero riuscito a stupirci e non vediamo l’ora di tornarci, anzi, probabilmente ci torneremo subito dopo aver scritto questo articolo perché i rotori non si producono da soli, ah già, in realtà ormai lo fanno.
Aspettative:
- Tantissimi contenuti anche in accesso anticipato
- Molto più pulito e stabile di tante produzioni già uscite completamente
- Un potenziale virtualmente immenso
- Poche regole sulle quali si può costruire di tutto
Dubbi:
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- Una storyline potrebbe andare in contrasto con la filosofia del gioco
- I contenuti futuri dovranno diversificare l’esperienza offrendo meccaniche nuove