L’incredibile varietà del mondo indie non ha ancora smesso di stupire, i titoli in corso di realizzazione diventano ogni anno più numerosi e intensi. Tra quelli più interessanti, Neverinth edito da Another Indie (nome piuttosto esplicativo), una casa indipendente coreana, si è preso l’imponente compito di mettere insieme una storia tutt’altro che banale e un gameplay originale per un “soul like”, dove la lotta tra uomini e divinità finisce per minare tutti gli equilibri esistenti da lunghi decenni.
Neverinth: The Never Ending Labyrinth, parla di cinque Valchirie col compito di ricostruire il Valhalla dopo la distruzione portata dal Ragnarok, la fine di tutto e l’inizio di un nuovo ciclo vitale secondo la mitologia norrena. In un mondo dove le divinità sono morte – come recitano i miti che il buon Gaiman ogni tanto ci ripropone da scrittore – queste cinque rappresentano l’ultimo baluardo per ricostruire la santità ormai perduta dell’albero della vita, l’Yggdrasill, e le sale sacre degli Dei. Il punto del gioco non è solo quello di scoprire l’accaduto, narrando cosa sia successo ai deceduti, ma di intraprendere una missione sacra per ottenere il titolo di Valkyria.
Il titolo è disegnato in stile anime, ricco di azione con qualche elemento gdr, e cerca di ricordarci la mitologia norrena mettendo in campo le potenti Valkyrie contro bestie e mostri classici del folklore. Ogni personaggio ha il suo personale passato da svelare, pillole di storia che verranno distribuite attraversando la labirintica ambientazione che dà il nome al gioco, il famoso labirinto infinito. Accumulare il potere di nemici, dei e boss ci permetterà di sbloccare diverse abilità per ogni Valkyria e iniziare a ricostruirne il passato. Si sa già, nonostante la data di uscita imprecisata su Steam e Switch, che sarà possibile collezionare diverse armi di distruzione e incontrare famigerati nemici provenienti da Midgar e dal Vecchio Mondo.
L’Early access ci propone due valchirie, ognuna con uniche abilità e un background che si basa su figure di spicco realmente narrate dalla mitologia – e come vuole la tradizione dei giochi anime, diversi outfit.
Stando a quello che circola su Neverinth: The Never Ending Labirynth si parte al primo livello in una sorta di hall, un “posto sicuro” che permetterà, si presume in futuro, di raggiungere livello sbloccati in maniera veloce – nonostante l’opzione non sia ancora implementata. Si può morire molto facilmente, ma la morte in sè non risulta più di tanto frustrante: l’ambiente e il livello si resetteranno ogni volta a livello uno, tranne l’equipaggiamento ottenuto. I livelli presenti sono generati in maniera randomica ma la posizione dei nemici pare rimanga la stessa in ogni stanza simile. La varietà dei nemici è elevata, mentre i boss al momento sono due. I primi minuti sembrano frenetici per l’elevata velocità dei combattimenti, ma si spera che il sistema permetta al giocatore di imparare ad usare i pattern di mosse e vantaggi derivati dal personaggio e dai poteri degli Dei caduti, spingendo ad una buona preparazione prima e dopo ogni incontro.
C’è una progressione di fondo comunque, i programmatori garantiscono che gli achievement ad esempio apriranno nuove strade e sbloccheranno contenuti, livelli, personaggi, mostri e persino mosse. Purtroppo in tutta questa frenesia si riscontra un qualche problema di ottimizzazione su pc: molti utenti lamentano che il gioco non gira bene.
Ci sono pochi video disponibili di Neverinth: The Never Ending Labirynth ma già essi danno l’impressione che il gameplay saprà dare filo da torcere agli appassionati del genere. Nonostante la scelta d’ambientazione, il game design e il disegno dei personaggi è chiaramente orientale: procaci ragazze con spade enormi che scattano per i corridoi, in scene di battaglia che ricalcano anime e manga come inquadrature.
Ovviamente la scelta di mantenere questo stile e di usare al contempo una mitologia molto lontana da quella del Sol Levante contrastano tra loro, lasciando dei dubbi su quanto questo elemento possa aiutare il titolo in termini di successo e popolarità. In molti altri contesti e videogiochi la mitologia nordica è una scelta sicura, conosciuta e svenduta (non secondo il termine di scontata, ma di “estremamente popolare”), quindi vedremo come le cose riusciranno a combinarsi e se per il meglio o per il peggio.
La data di uscita di Neverinth è ancora insicura, ma è confermata la presenza della sola versione digitale e dell’uscita entro l’anno per PC. Per le versioni console attendiamo notizie dallo sviluppatore, non resta che attendere novità in merito.
Neverinth
Piattaforma: Pc, Switch
Sviluppatore: CreAct Games
Editore: Another Indie
Lingua: Cinese, Inglese
Anno: 30 aprile 2019
Tipologia: Azione, indie, early access