Invitati da Nintendo presso i suoi uffici appena fuori Milano, abbiamo partecipato all’evento di presentazione del nuovo Fire Emblem Fates, nuovo capitolo saga di RPG tattici sviluppata da Intelligen System particolarmente apprezzata dai giocatori hardcore per la sua brutalità, riportata però in vita da quell’Awakening che è stato in grado di intercettare i gusti dei neofiti della serie. Fire Emblem Fates si pone un obiettivo ambizioso, quello di riuscire ad accontentare i gusti di tutti i fan, sia quelli dell’ultima ora che quelli che conoscono la saga sin dalle sue prime apparizioni: in attesa della nostra recensione, vi diamo un’anteprima di quello che ci è stato mostrato durante la presentazione del titolo.
UN EROE, DUE DESTINI
Come saprà già chi ha seguito le informazioni riguardanti il gioco rilasciate negli scorsi mesi, il 20 di Maggio Fire Emblem Fates sarà disponibile nei negozi e sull’eShop in due versioni, Retaggio e Conquista ed una volta acquistata una delle due avventure sarà possibile ottenere l’altra ad un prezzo ridotto, da scaricare sotto forma di DLC. Un terzo episodio, Rivelazione, verrà reso disponibile a partire dal 9 di Giugno e sarà venduto anche esso come contenuto scaricabile direttamente dall’eShop: in questa anteprima sottolineeremo man mano le differenze che incorrono fra le varie versioni e cercheremo di capire perché non si tratta dello stesso gioco proposto tre volte ma di tre capitoli che vanno a comporre un’unica grande avventura.
I primi sei capitoli fungono da prologo e, oltre ad essere stati studiati per permettere al giocatore di familiarizzare con le meccaniche del battle system, introducono i personaggi principali ed il setting narrativo nel quale si svolgeranno le vicende raccontate dal gioco. Il nostro avatar (customizzabile sia nell’aspetto che nel nome, ma che per praticità chiameremo con il nome di default, ovvero Corrin) è il figlio del re della nazione di Hoshido, rapito in tenera età dalla casata dei regnanti di Nohr, una nazione rivale: cresciuto con i membri della famiglia reale “adottiva” ai quali si affezionerà come se fossero suoi fratelli, Corrin scoprirà ben presto le sue origini e si troverà di fronte ad un atroce dubbio. Garon, lo spietato re di Nohr, ha infatti deciso di intraprendere una guerra di dominio con la nazione di Hoshido e Corrin dovrà decidere se schierarsi dalla parte della sua famiglia biologica ed aiutarli a respingere l’attacco nemico oppure se dimostrare fedeltà alla nazione di Nohr, cercando però di fermare la guerra muovendo le fila dall’interno. Al nostro fianco ci sarà Azura, una danzatrice originaria della casata dei Nohr che ha subito un destino simile al nostro ed è stata rapita ed allevata dai reali di Hoshido: la ragazza deciderà di sostenere la posizione da noi presa, qualunque essa sia. Di fronte al bivio narrativo potremo scegliere quale fazione sostenere previo acquisto di entrambe le edizioni, in caso contrario il percorso che potremo intraprendere sarà univoco. Rivelazione invece racconta le vicende di un terzo arco narrativo parallelo nel quale Corrin assumerà una posizione neutrale e cercherà di risolvere il conflitto che coinvolge le sue due famiglie lottando contro una forza oscura. L’idea di far uscire Rivelazione con qualche settimana di ritardo ed unicamente come contenuto scaricabile deriva proprio dalla volontà degli sviluppatori di incentivare il giocatore a provare prima l’esperienza offerta da Conquista e Retaggio dato che il terzo capitolo contiene dei risvolti della trama non altrimenti apprezzabili che permetteranno di comprendere meglio le vicende narrate nei primi due episodi.
DIVIDI E CONQUISTA
Oltre che per la trama, le tre versioni differiscono in molti altri aspetti. Ciascuno di essi conterrà una trentina di mappe di cui (come già detto) solo le prime saranno proposte uguali in tutte le edizioni. Ciascun gioco presenta un diverso livello di difficoltà: Retaggio è tarato verso il basso e molto spesso l’obiettivo della missione consiste nello sconfiggere il boss, inoltre fra una missione principale e l’altra potremo affrontare delle sfide nelle mappe già visitate grazie alle quali saremo ricompensati con denaro ed esperienza extra; Conquista invece trae ispirazione dai vecchi Fire Emblem come Path of Radiance o Rekka no Ken, con mappe più difficili da portare a termine, differenti obiettivi da raggiungere per poter avanzare e l’impossibilità di grindare al di fuori delle missioni principali, aspetto che costringe ad essere maggiormente lungimiranti. Indipendentemente dall’edizione, in entrambi i giochi potremo decidere a quale livello di difficoltà impostare la partita fra normale, difficile e folle e se attivare o meno la permadeath, in modo simile a quanto già visto in Awakening. Fire Emblem Fates introduce la possibilità di cambiare il livello di difficoltà al ribasso in qualsiasi momento della partita ed introduce la modalità Fenice nella quale i nostri alleati caduti in battaglia torneranno operativi già dal turno successivo alla loro disfatta. Tutte queste semplificazioni potrebbero scoraggiare il giocatore navigato che cerca un livello di sfida all’altezza, ma non c’è nulla da temere: Fire Emblem Fates cerca di ripercorrere le orme di Awakening offrendo un gioco che possa abbracciare la più ampia tipologia di utenti possibile, infatti durante la nostra prova abbiamo potuto constatare come i livelli di difficoltà più elevati possano dare parecchi grattacapi sin dalle prime missioni.
Di base Fire Emblem Fates mantiene le caratteristiche che hanno reso celebre la serie: un RPG tattico dove le unità si muovono su una griglia ed ad ognuna di esse corrisponde un raggio di movimento, uno di attacco (legato alla tipologia di arma brandita dal personaggio) e delle statistiche. Scopo del gioco è quello di sconfiggere l’esercito nemico mosso dall’intelligenza artificiale abbattendo le unità che si trovano all’interno del nostro raggio d’azione e facendo attenzione a non essere schiacciati dalle forze avverse. Fire Emblem Fates introdurrà però parecchie novità sul lato del gameplay: innanzitutto il triangolo delle armi (una meccanica che conferiva bonus e malus a seconda delle armi impugnate da due unità coinvolte in uno scontro) è stato ampliato, affiancando alla classica terna spada-lancia-ascia anche i tomi magici, gli archi e gli shuriken, un’arma inedita per la serie. Pertanto con questa rivisitazione del triangolo ora ogni arma avrà due tipologie di armamenti nei confronti delle quali sarà avvantaggiata e due dalle quali subirà uno svantaggio. Inoltre sono state presentate nuove classi come i ninja, i samurai e divinatori, ognuna delle quali è dotata di caratteristiche ed abilità peculiari: queste classi sono molto più diffuse fra le fila dell’esercito di Hoshido, nazione che prende fortemente ispirazione dalla cultura del Giappone feudale, mentre Nohr è caratterizzata da ambientazioni molto più dark fantasy medievaleggianti e le sue truppe saranno composte da cavalieri, fantini e lottatori con ascia. Come in Awakening, anche in Fates è possibile far intraprendere delle romance ai personaggi da noi comandati ed i loro figli riceveranno le abilità dei due genitori; per la prima volta nella serie sarà possibile instaurare una relazione amorosa fra personaggi dello stesso sesso.
Altra novità sono le Vene di Drago, dei “punti di interesse” attivabili unicamente dai membri della famiglia reale in grado di modificare la morfologia della mappa, dallo scioglimento di cumuli di neve al congelamento di uno specchio d’acqua fino alla creazione di ponti di pietre: ciascuno di questi cambiamenti ha una sua valenza strategica all’interno della mappa e l’attivazione delle vene di drago va ponderata in quanto potrebbe avvantaggiare tanto noi quento l’esercito nemico.
Le news riguardanti l’edulcorazione del gioco durante il processo di localizzazione che hanno creato tanto malumore fra i fan riguardano aspetti marginali del gioco: nella versione europea del gioco non è possibile interagire con i personaggi in una sorta di minigioco in “stile Nintendogs” (in modo da compiacere alle leggi svedesi vigenti) ed intraprendere una missione che ci avrebbe messo alla ricerca di una pozione capace di curare l’omosessualità, rimossa per ovvi motivi di buongusto. In ogni caso i contenuti proposti in Fire Emblem Fates sono talmente tanti da far passare in secondo piano queste mancanze, contenuti che descriveremo in modo più dettagliato nella nostra recensione che uscirà a breve. Rimanete con noi se volete scoprire tutto ciò che Fire Emblem Fates ha da offrire ed il nostro giudizio finale sull’ultima fatica di Nintendo ed Intelligent System.