La mia relazione con Destiny è stata piuttosto travagliata e nell’ultimo periodo si è spezzato il legame che avevo con il titolo di Bungie, soprattutto a seguito dell’ultima espansione che, a causa di qualche difetto di troppo, non è riuscito ad intrattenermi come la sua precedente espansione, I Rinnegati, portandomi ad abbandonare l’espansione ed il gioco in generale poco dopo la pubblicazione della recensione. Nonostante ciò, l’annuncio di ogni nuova espansione da parte di Bungie desta in me una certa curiosità: mi piace vedere quali sono i piani dell’azienda americana relativamente alla sua creazione, all’espansione dell’universo e della lore del mondo di gioco. Se siamo qui a parlarvi di Destiny è perché martedì Bungie ha presentato la nuova espansione del gioco che inaugurerà l’Anno 4 di Destiny 2 e che porterà una serie di novità fra cui la versione per le piattaforme next-gen. Vediamo insieme quali saranno le novità che accompagneranno l’uscita di Destiny 2: Oltre la Luce.
La prima notizia che vi riportiamo riguarda il futuro imminente della serie con il lancio della nuova stagione che si chiamerà la Stagione degli Arrivi ed è disponibile da mercoledì: la distruzione dell’Onnipotente, l’enorme astronave Cabal, da parte di Rasputin, visionabile in-game tramite un evento trasmesso in diretta mondiale che ha coinvolto l’intera community (in maniera molto simile al Buco Nero che ha preceduto il lancio del secondo capitolo di Fortnite al quale probabilmente Bungie si è ispirata) ha lasciato campo libero alla nuova minaccia, una nave di forma piramidale comparsa nei cieli del satellite Io, che saranno fortemente legati agli eventi che vedremo nella prossima espansione. Questa nuova stagione introduce una nuova segreta, Profezia, sbloccabile dopo aver affrontato la missione che apre la Stagione degli Arrivi: una volta avviata la segreta (che ha un livello di luce consigliato di 1040) il giocatore insieme ad altri due amici (senza quindi la possibilità di fare matchmaking) saranno proiettati in una realtà alternativa chiamata Regno dei IX, una dimensione governata da regole differenti da quelle che siamo stati abituati a vedere. Prima di parlare della prossima espansione, c’è una riflessione da fare relativa agli altri annunci che Bungie ha fatto relativamente a Destiny 2: il tema di sviluppo ha dimostrato di voler supportare a lungo la sua creazione e per farlo ha fornito qualche notizia relativa all’approdo del gioco sulla nuova generazione ed alle espansioni che usciranno nel corso del 2021 e 2022. Questo a riprova del fatto che probabilmente il gioco era stato pensato per essere supportato per un lungo periodo di tempo, cosa che era stata affermata anche per il primo Destiny ma che si è chiuso in soli 3 anni con I Signori del Ferro. Non sappiamo se l’interruzione del supporto al primo capitolo sia dovuta da scelte di natura tecnica (ricordiamo che Destiny fu un gioco cross-gen con la generazione PS3/Xbox 360) o di marketing, ma Bungie ha annunciato di voler reintegrare i contenuti del primo gioco in Destiny 2 fra cui il Cosmodromo, tre assalti e la celebre Volta di Vetro, il primo raid che sia mai stato realizzato per il gioco sul quale milioni di giocatori hanno speso un enorme quantitativo di tempo nella speranza di ottenere il pezzo dell’armatura mancante e maledicendo il drop rate del primo Destiny. Tuttavia l’inserimento continuo di elementi di gioco ha portato Bungie a rivalutare alcune politiche sui contenuti: per poter gestire al meglio l’aspetto tecnico del gioco, sottoposto continuamente a patch, alcune aree (e gli eventi ad esse associati) non più così giocate saranno spostate nel Destiny Content Vault, una sorta di cassaforte virtuale dalla quale saranno ripescati di tanto in tanto gli elementi chiusi all’interno per un periodi limitato di tempo. Di fatto, quello che è stato annunciato è una vera e propria esclusione di determinati contenuti più vecchi in favore di quelli nuovi: una mossa che magari ha davvero delle basi di natura tecnica, ma che personalmente non da un’immagine troppo positiva del modo in cui Bungie sta gestendo i contenuti del suo gioco.
Passando alle novità relative alla next-gen, non solo Bungie ha confermato le versioni PlayStation 5 e Xbox Series X del suo gioco, ma ha comunicato anche alcune importanti informazioni riguardanti queste versioni: prima di tutto i possessori di Destiny 2 su PlayStation 4 e Xbox One possono ricevere gratuitamente la loro copia anche sulla prossima generazione di console, inoltre sarà possibile esportare il proprio guardiano con tutto l’equipaggiamento e gli acquisti effettuali (anche se in realtà questa feature è già stata implementata da tempo permettendo il cross-save fra versioni differenti del gioco, semplicemente è stata riconfermata per la nuova generazione) e giocare in cross-play, però solo con giocatori che possiedono console della stessa “famiglia” (quindi i giocatori PlayStation 4 con quelli PlayStation 5 e quelli Xbox One con quelli Series X). Dal punto di vista tecnico entrambe le versioni beneficeranno di un miglioramento di risoluzione e framerate, portandoli a 4K e 60 fps: finalmente l’agognato obiettivo dei 60 frame al secondo, rimasto a lungo ad appannaggio della versione PC del gioco, sarà raggiunto anche nelle edizioni PlayStation 5 e Xbox Series X di Destiny 2. Per quanto riguarda le espansioni future per ora sappiamo solo i nomi: The Witch Queen sarà l’episodio previsto per il 2021 mentre Lightfall arriverà nell’autunno del 2022. Infine giungiamo alla ciccia, agli annunci relativi a Destiny 2: Oltre la Luce: la nuova destinazione presente in questa espansione sarà Europa, uno dei satelliti di Giove (insieme a Io) completamente ricoperto dai ghiacci sotto i quali si nascondono segreti risalenti all’età dell’oro che paiono essere legati alla nave piramidale apparsa durante la Stagione degli Arrivi. Nella nuova campagna di Oltre la Luce ricompariranno tre note figure che abbiamo già avuto modo di incontrare: il Ramingo (la figura introdotta con la modalità Azzardo ne I Rinnegati), l’onnipresente Eris Morn e la misteriosa Exo introdotta sin dal primo capitolo ma sulla quale sappiamo molto poco. L’unica nota che mi ha fatto storcere il naso riguarda l’avversario principale dell’espansione: i Casati dei Caduti si sono radunati su Europa sotto la guida del kell Eramis e la notizia non mi lascia particolarmente entusiasta perché se è vero che era da diverso tempo che non affrontavo direttamente questa razza è anche vero che gli assalti e le incursioni a loro legati sono quelle che negli anni mi hanno divertito di meno. L’altra grande novità dell’espansione è l’introduzione della stasi, un nuovo potere elementale che affiancherà i tre già presenti (solare, arco e vuoto) e che introdurrà una nuova sottoclasse per ognuna delle tre classi con relativi poteri ed abilità, oltre che chiaramente ad armi con danno elementare ad esso connesse. La caratteristica della stasi è che pare essere legata direttamente all’Oscurità, pertanto sorge spontanea la domanda: com’è possibile che i guardiani, protettori della Luce, possano accedere ad un potere elementale legato a ciò contro cui combattono? Immagino che per rispondere a questa domanda dovremo attendere il 22 settembre, giorno in cui Destiny 2: Oltre la Luce sarà reso disponibile.