Super 8, E.T., I Goonies, Stranger Things. Se non trovate un nesso tra questi quattro titoli allora qualcosa deve essere andato storto nella vostra infanzia. Gli anni 80 sono una fonte inesauribile di ispirazione per tutti quelli che, come il sottoscritto, sono cresciuti negli anni novanta e che dovevano fare i conti con una serie di monumenti cinematografici e letterari. Non a caso i Goonies ed ET rappresentano ad oggi l’origine di tutte le avventure con protagonisti dei ragazzi, riemerse poi nel grandioso Super 8 di Abrams e ovviamente nel successo planetario di Stranger Things. Sorvolando il cinema e le serie TV, anche i videogiochi sono ovviamente terreno fertile per tutti i citazionisti degli anni ’80, che gli permette di ricreare tramite la pixel art lo stesso feeling delle prime console casalinghe e delle sale giochi. E’ sicuramente la stessa idea che hanno avuto i ragazzi spagnoli di Fourattic che, accompagnati dall’ormai sempre più importante Devolver Digital, hanno partorito Crossing Souls, titolo in sviluppo dal 2014 che ha ottenuto un grandioso successo su Kickstarter agli esordi.
Durante il nostro incontro alla Gamescom, abbiamo notato immediatamente due cose sul team di sviluppo: la prima è il loro straordinario talento, di cui parleremo a breve; la seconda è la travolgente passione che hanno messo nella loro creatura, passione che contagiosamente ci ha catturato e letteralmente incollato allo schermo, pad alla mano durante la prova. Perché se queste sono le premesse, Crossing Souls parte già alla grande. Siamo infatti di fronte ad un titolo action adventure in stile pixelart, in cui dovremmo controllare 5 diversi personaggi, ognuno con le propria abilità che ci permetteranno di superare i vari ostacoli e nemici che il gioco ci metterà contro. La storia ruota attorno ad un gruppo di ragazzi appena adolescenti che vivono nella California del 1986, trovano per caso in un bosco un cadavere con un misterioso manufatto. Questo si dimostrerà un potentissimo oggetto in grado di mettere in comunicazione il nostro mondo con quello della anime, attirando ovviamente le attenzioni dell’antagonista di turno, che sarà, neanche a dirlo, un membro di un non meglio precisato esercito. Crossing Souls, per quanto ci è stato mostrato, è un’unica gigantesca citazione, un omaggio a cuore aperto a tutta la filmografia e discografia degli anni ottanta, passando ovviamente dai videogiochi e dai fumetti. Tutto, dai personaggi ai singoli manifesti del gioco grida ricordi, e non si sforza minimamente di essere comprensibile a chi quegli anni non li ha vissuti. Ed è perfetto così; Crossing Souls è un titolo fatto da trentenni per trentenni, e cercare di spiegare ogni singola citazione sarebbe stato tedioso e controproducente. E’ un titolo che a parer nostro va apprezzato, assaporato, di cui bisogna percepire tutta la passione e l’amore che il team di sviluppo vi ha infuso dentro.
Il groppo di ragazzi sarà composto da cinque personalità distinte, ognuno con le propria abilità e armi: Chris ad esempio è il classico belloccio amante del baseball, coraggioso (alcuni direbbero sbruffone) ma lealissimo ai suoi amici, che è il più agile del gruppo e può utilizzare una mazza da baseball come arma. Matt invece è il genio del gruppo, che può volare grazie a degli stivali a reazione di sua invenzione e sparare con una pistola laser; Big Joe è il più corpulento del gruppo ed è in grado di sollevare pesi che gli altri non riuscirebbero mai a sollevare, oltre ad essere più resistente di tutti gli altri. Charlie, l’unica ragazza del gruppo, può attaccare gruppi di nemici grazie ad una frusta e può effettuare un dash controllato in varie direzioni, dimostrandosi la più veloce del gruppo; per ultimo Kevin, il fratello minore di Chris, di cui ancora non si conoscono le vere abilità. Il fulcro del gameplay ruota attorno l’esplorazione della città di gioco e lo sblocco di nuove aree, dove per risolvere gli enigmi e sconfiggere i nemici bisognerà sfruttare tutte le abilità dei singoli ragazzi. Sebbene si possa controllare un personaggio alla volta, tramite la semplice pressione di un tasto si può cambiare tra un protagonista e l’altro istantaneamente, permettendovi così di effettuare più azioni di seguito, senza dover mai calare il ritmo. Saranno presenti, a detta degli sviluppatori, anche una serie di collezionabili e minigiochi, che andranno sicuramente ad arricchire l’esperienza di gioco.
Dal punto di vista tecnico, abbiamo già detto come Crossing Souls sia un pixel art ortogonale 2D che richiama prepotentemente gli anni 80, con una valanga di citazioni che riempiranno il vostro schermo ad ogni passo. Come non citare però i filmati di intermezzo, realizzati come cartoon che ci hanno preso di peso e ributtato nell’epoca di Dragon’s Lair, ennesima citazione di questo titolo. Crossing Souls è probabilmente la sorpresa più grande di questa Gamescom 2017, fatta di annunci importanti molto scarni, ma di perle indipendenti davvero senza pari. Se dovessimo puntare su un cavallo vincente, allora scommetteremmo tutto su Crossing Souls senza pensarci due volte, soprattutto dopo l’interesse di Devolver che è risaputo, negli ultimi tempi non sbaglia un colpo. Una data d’uscita? Un fantomatico inizio 2018, per PC e Playstation 4. Grande Giove, fate passare in fretta questi mesi.
https://www.youtube.com/watch?v=nAZvS-YJkjI