Sono sempre stato uno dai gusti strani, soprattutto da bambino. Nel 1997, mentre tutti impazzivano per Final Fantasy VII, io mi facevo catturare da un altro tipo di gioco, definito dai miei amici come “noioso”. Un strategico non è certo la scelta più ovvia per un bambino di 8 anni, eppure Age of Empires aveva qualcosa di magico, il riuscire a rendere la storia dell’uomo interattiva, viva, in cui il protagonista ero io, e tutto quello che c’èra scritto nei libri di storia si dipanava davanti ai miei occhi. E’ da lì che poi è partito tutto, arrivando a definire gli strategici come mio ambiente di punta. Negli anni il genere si è evoluto, ma comunque il primo Age of Empires di Ensamble Studios e pubblicato da Microsoft rimane uno dei punti di riferimento. Per questo, quando dopo 20 anni dalla sua pubblicazione venne annunciata l’edizione HD, le antenne di tutti gli appassionati si sono drizzate per due motivi: il primo è la curiosità di vedere gli scenari dell’epoca classica rimasterizzati in alta definizione, il secondo è capire come sia invecchiato il gioco. Abbiamo provato in questi giorni la beta privata e per adesso abbiamo avuto più dubbi che certezze.
Partiamo da un piccolo aneddoto: la beta pesa oltre 13 giga. Tutto questo ha richiesto un download corposo, totalmente inaspettato per un titolo di 20 anni fa, cosa che ci ha fatto interrogare sulla qualità effettiva della rimasterizzazione. Effettivamente però, il risultato è strabiliante. Se al primo impatto sembra essere tornati indietro ad oltre 20 anni fa (lo ripeterò spesso, vi avverto), dopo pochi secondi si intuisce immediatamente come gli ambienti, le unità e gli edifici splendano di una luce nuova, siano infinitamente più dettagliati e vivi, grazie anche all’aggiunta delle opzioni per il 4K. Questo risultato ci ha convinto da subito, regalandoci alcuni degli scorci migliori sui templi e sulle città delle civiltà antiche, con le unità completamente “ristrutturate” per essere coerenti con l’ambientazione circostante. Il lavoro dei Forgotten Empires è stato egregio da questo punto di vista, valendo da solo il prezzo dell’intero biglietto, che dovrebbe attestarsi attorno ai 20 euro alla data d’uscita.
Purtroppo però, passata la fase di euforia iniziale, ci siamo scontrati subito con la dura realtà. Age of Empires è un gioco di 20 anni fa, nel bene e nel male, e ci dispiace tantissimo affermare che il gameplay è invecchiato davvero male. L’IA è ancora estremamente semplicistica, non c’è la possibilità di eseguire code di ordini o di costruzione e sarete costretti a gestire ogni singolo aspetto manualmente, arrivando a far prevalere la microgestione della vostra civiltà su tutto. Il mondo degli strategici è andato avanti, e fare un passo indietro lungo vent’anni non sempre è la scelta migliore. Lo stesso scrolling della mappa è rimasto invariato, mettendo ancora di più in evidenza quanto il gioco sia dello scorso millennio. Capiamo la sacralità della scelta di lasciare tutto come agli albori, ma forse sarebbe stato il caso di svecchiare alcune di queste meccaniche per dare maggiore lustro ad un’opera storica, magari facendola riscoprire ai più giovani.
Per quanto riguarda la parte più corposa della beta, ovvero il multiplayer, anche qui abbiamo potuto provare pochissimo il gioco, sia perché gli utenti latitavano, sia perché in quelle poche partite trovate, la stabilità del netcode andava a farsi benedire. Dato che i contenuti single player saranno disponibili al lancio, con tanto di espansione Rise of Rome, pensavamo allora di gettarci nelle classiche partite contro l’IA, ma anche qui abbiamo avuto una brutta sorpresa: è impossibile avviare una partita del genere senza la presenza di un altro giocatore umano, cosa che sinceramente, speriamo sia prerogativa solo della beta e non del gioco finale. Apprezzata comunque la presenza dell’opzione per la LAN, feature che negli anni 90 era imprescindibile.
Il giudizio su questa beta è altalenante e per questo le aspettative sul gioco finale sono contrastanti. Se da un lato abbiamo un eccellente comparto tecnico artistico, dall’altro ci ritroviamo tra le mani un titolo di venti anni fa invecchiato malissimo con una prova online decisamente non superata. Siamo perfettamente sicuri che questa fase beta sia servita esattamente a questo e che in fase d’uscita Age of Empires Definitive Edition avrà limato tantissimi dei difetti sopra elencati, ma rimane comunque la questione del gameplay preistorico. Quello purtroppo potrà attirare solamente i vecchi nostalgici, che probabilmente lo compreranno solo per una questione di completezza o spinti da un sentimento più forte del buonsenso, di cui il sottoscritto è fiero di fare parte.
Aspettative:
- Tecnicamente rimodernato
- Un tuffo nel passato
Dubbi:
- Il gioco è invecchiato male
- Per ora problemi di netcode
- Niente partite contro IA da soli?
- Potrebbe essere appetibile solo per i fan sfegatati