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Home»Notizie»Nintendo»Amy Hennig conferma le difficoltà nello sviluppare titoli Single player a causa degli elevati costi

Amy Hennig conferma le difficoltà nello sviluppare titoli Single player a causa degli elevati costi

La questione legata ai titoli single player è un fattore molto discusso in questi mesi, a scoperchiare il vaso di Pandora in tempi non sospetti fu diverso tempo il chiaccherone di Phil Spencer, diventato molto più silente in questi mesi dopo essere stato promosso a capo della divisione entertaiment.
Andrea ZuccolinBy Andrea Zuccolin22 Gennaio 2018Updated:22 Gennaio 2018
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Amy Hennig
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La questione legata ai titoli single player è un fattore molto discusso in questi mesi, a scoperchiare il vaso di Pandora in tempi non sospetti fu diverso tempo il chiaccherone di Phil Spencer, diventato molto più silente in questi mesi dopo essere stato promosso a capo della divisione entertaiment.

Tuttavia in questi ultime settimane alcuni sviluppatori sono tornati sulla questione, giusto qualche giorno fa Thomas Puha di Remedy aveva parlato dei costi legati allo sviluppo di un titolo single player, ed in queste ore è emersa un’altra dichiarazione che punta nella medesima direzione di Puha.

Amy Hennig che ha lavorato ai diversi capitoli della serie Uncharted e che prima dello smantellamento di Visceral Games stava lavorando ad un titolo dedicato alla saga di Star Wars, in una recente intervista con SeanVanaman, il fondatore di Campo Santo (Firewatch) ha parlato di alcune problematiche legate appunto allo sviluppo di titoli single player.

In riferimento proprio al progetto Star Wars, la Hennig ha dichiarato che la cancellazione del progetto non è stata improvvisa anzi. Diversamente da quanto percepito dagli utenti, nei social in primis, la valutazione sulle qualità del progetto era in atto da molto tempo, e una delle problematiche più insormontabili di questi tempi, della quale ha sofferto anche il titolo Visceral è stato l’aumento vertiginoso dei costi di sviluppo legato ai titoli tripla A single player.

Queste le parole della Hennig:

 “Se spendi, mettiamo, 100 milioni di dollari per realizzare un gioco, come farai a recuperare i soldi e realizzare dei profitti?
I budget continuano a crescere, la barra viene settata sempre più in alto e realizzare questi giochi ha sempre meno senso.”

Ciò che invece era già un’idea diffusa da tempo ha trovato nelle sue parole anche la prima conferma ufficiale da parte di un esponente dell’industria, ovvero che spesso molti giocatori chiedono a gran voce titoli single player lineari, sostenendo che è ciò che vogliono realmente, ma poi al momento dell’uscita non li comprano preferendo vedere altri utenti che li giocano online sulle varie piattaforme di streaming.

 

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