AMD ha annunciato un accordo di portata storica con OpenAI per la fornitura di centinaia di migliaia di chip destinati ai data center di nuova generazione. La collaborazione, della durata di cinque anni, prevede l’installazione di un’infrastruttura da sei gigawatt di potenza computazionale basata sulle GPU AMD Instinct MI450, con le prime consegne fissate per la seconda metà del 2026. Oltre alla fornitura tecnologica, l’accordo include una clausola d’acquisto del 10% delle azioni AMD ad un prezzo simbolico, rafforzando un’alleanza che molti analisti definiscono “trasformativa” per il settore dei semiconduttori e dell’intelligenza artificiale.
Secondo AMD, l’intesa potrebbe generare decine, se non centinaia di miliardi di dollari di ricavi entro i prossimi quattro anni, grazie non solo alla fornitura diretta ma anche all’effetto traino che l’accordo potrà avere sull’intero ecosistema tecnologico. Il vicepresidente esecutivo Forrest Norrod ha sottolineato che l’intesa rappresenta “un punto di svolta per AMD e per l’industria dell’IA”, mentre la CEO Lisa Su ha parlato di una “partnership capace di unire il meglio di AMD e OpenAI, accelerando lo sviluppo dell’intelligenza artificiale su scala globale”.
Come leggiamo su The Verge, dal canto suo, Sam Altman, CEO di OpenAI, ha evidenziato come l’accordo sia un passo cruciale per costruire la capacità computazionale necessaria a sostenere la crescita esponenziale della domanda di potenza di calcolo. OpenAI potrà così diversificare le proprie fonti di approvvigionamento, affiancando AMD al partner storico Nvidia, con cui ha in corso una partnership strategica per la costruzione di data center da 10 gigawatt e un potenziale investimento di 100 miliardi di dollari. AMD viene ora definita da OpenAI come “core strategic compute partner”, segno di un legame tecnico e industriale sempre più stretto.
Il nuovo impianto previsto da AMD per il 2026, con una capacità di 1 gigawatt iniziale, fungerà da base per questa espansione massiccia dell’infrastruttura di OpenAI, che continua a registrare costi operativi altissimi — oltre 2,5 miliardi di dollari nel 2025 — ma anche una valutazione stimata in 500 miliardi di dollari. L’accordo arriva inoltre in un momento di ristrutturazione delle relazioni tra OpenAI e Microsoft: dopo la revisione dell’esclusiva sui servizi cloud, OpenAI può ora stringere nuovi accordi con altri fornitori, aprendo la strada a una futura quotazione in borsa.
Il mercato ha accolto la notizia con entusiasmo: nel pre-market successivo all’annuncio, le azioni AMD sono salite fino al 35%, segnale evidente della fiducia degli investitori nel potenziale dell’intesa. In un contesto in cui Nvidia continua a dominare il mercato dei chip IA, la mossa di AMD rappresenta una sfida diretta e una grande opportunità per ridefinire gli equilibri del settore, aprendo una nuova fase nella competizione per il controllo dell’infrastruttura globale dell’intelligenza artificiale.
Ricordiamo che nelle scorse settimane NVIDIA ed OpenAI hanno annunciato un accordo dal valore di circa 100 miliardi di dollari.