Nel corso del recentissimo State of Play è stato mostrato un nuovo trailer del picchiaduro a scorrimento Aeon Must Die, un trailer dietro al quale si celano vicende venute a galla tramite i social media e che hanno subito acceso una forte polemica.
Si apprende infatti, grazie a una serie di tweet, che il team di sviluppo dietro a Aeon Must Die si è sciolto e ora non esiste più, questo perché da molto tempo non ricevevano i pagamenti che gli spettavano, oltre a essere stati costretti a massacranti turni in crunch time.
All Aeon Must Die devs quit the studio this week due to crunch and lack of payments, and the trailer was outsourced to artists without contracts. @jasonschreier https://t.co/lmYLy3vRwp pic.twitter.com/ugmKsxhAHb
— Deviation & Optimism ❤️✊✌️🇺🇦 (@calibrono) August 6, 2020
Pare inoltre che il trailer mostrato durante l’evento non avesse nulla a che fare con gli sviluppatori, essendo invece stato realizzato da una serie di artisti a loro estranei che, per di più, non sarebbero neppure stati pagati (neppure loro).
Oltre il danno, la beffa, poiché pare che il publisher si sia appropriato indebitamente della proprietà intellettuale, ora non più nelle mani dei suoi creatori originali.
Se tutto ciò trovasse conferma, ci ritroveremmo ad assistere a una situazione davvero incresciosa e Aeon Must Die probabilmente non arriverebbe mai a essere pubblicato.
Un portavoce di Focus Home Interactive ha commentato la vicenda dichiarando: “Focus Home Interactive ha sempre elogiato e supportato tutti i partner e gli sviluppatori che ne compongono i team creativi. Siamo orgogliosi di trattare i nostri dipendenti e sviluppatori di terze parti in modo equo e rispettoso e questo non cambierà. Focus Home Interactive è stata informata di gravi accuse mosse da alcuni degli sviluppatori di Limestone che hanno lavorato alla creazione del videogioco Aeon Must Die. questi reclami sono diretti a Limestone, il loro datore di lavoro diretto. In qualità di publisher, Focus sta esaminando attentamente queste accuse e trarrà le conclusioni necessarie se si dimostreranno fondate, e quindi prenderà tutte le misure appropriate. Nessun ulteriore commento sarà condiviso fino a quando non avremo una visione più chiara e completa della questione”.
Our statement regarding Limestone Games and Aeon Must Die!. pic.twitter.com/75ldhtp27T
— Focus Entertainment (@Focus_entmt) August 7, 2020
Una situazione scandalosa, che mette in luce le condizioni di lavoro a cui può essere costretto uno sviluppatore, specie se di piccole dimensioni e soggiogato da grandi aziende.
Il mio augurio è che tutto si risolva al meglio per gli sviluppatori, che in qualità di professionisti meritano di vedersi retribuire il loro duro lavoro e di veder riconosciuta la proprietà dell’opera in questione.
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