Ivan Reitman, l’influente regista e produttore dietro molte delle più amate commedie del tardo ventesimo secolo, inclusi cult come National Lampoon’s Animal House (1978) e i due film sui Ghostbusters – Acchiappafantasmi (1984-1989), è deceduto all’età di 75 anni.
Ivan Reitman ha lasciato questo mondo pacificamente, nel sonno, la notte di sabato scorso, nella sua casa di Montecito, Calif. La sua famiglia ha detto quanto segue al The Associated Press: “La nostra famiglia sta vivendo l’inaspettato lutto di un marito, padre e nonno che ci ha insegnato a cercare sempre la magia nella vita”.
I figli Jason Reitman, Catherine Reitman e Caroline Reitman hanno aggiunto: “troviamo conforto nel fatto che il suo lavoro come regista ha portato risate e felicità a innumerevoli persone nel mondo. Mentre piangiamo il nostro caro privatamente, speriamo che chiunque l’abbia conosciuto attraverso i suoi film possa ricordarsi per sempre di lui”.
Noto per le sue commedie irriverenti capaci di catturare lo spirito dei loro tempi, il successo di Ivan Reitman si consolida ed eleva con la produzione di National Lampoon’s Animal House, una commedia cult che ruota attorno alle vicende di un’assurda confraternita universitaria. Ha poi diretto Bill Murray nel suo primo ruolo su schermo in Meatballs, e nuovamente nel 1981 con Stripes, ma il suo successo più significante arriva nel 1984 con Ghostbusters: Acchiappafantasmi.
A lui non va solo il merito di aver donato al mondo la commedia soprannaturale che ha lanciato nell’olimpo della cultura pop Bill Murray, Dan Aykroyd, Harold Ramis, Ernie Hudson, Sigourney Weaver e Rick Moranis, che ha incassato oltre 300 milioni di dollari (una cifra enorme per quei tempi). Si è anche meritato due nomination agli oscar, ha dato i natali a molti noti franchise, inclusi spin-off, show televisivi e altro ancora. Ha prodotto inoltre Ghostbusters: Afterlife, lanciato lo scorso anno e diretto dal figlio, Jason Reitman.
“Ho avuto l’onore di lavorare con lui da vicino e ogni volta è stata occasione di grande apprendimento. Ha diretto alcune delle mie commedie preferite di sempre. Tutti noi nella commedia gli dobbiamo moltissimo”, ha scritto Paul Feig, direttore del reboot di Ghostbusters del 2016. “Una leggenda. Il numero di grandi film che ha creato è assurdo”, ha scritto l’attore e comico Kumail Nanjiani.
Nato in Cecoslovacchia nel 1946, era figlio di una superstite di Auschwitz e di un membro della resistenza, nonché proprietario del più grande acetificio della zona. Quando, finita la guerra, i comunisti cominciarono ad imprigionare i capitalisti, la famiglia Reitman decise di darsi alla fuga; Ivan aveva solo quattro anni. Fuggirono nella stiva di una chiatta fino a Vienna.
“Ricordo alcuni flash di quei giorni”, disse Ivan Reitman in un intervista del 1979. “Più tardi mi dissero che furono costretti a darmi un paio di pillole sonnifere per evitare che facessi rumore rischiando di farci scoprire. Ero cosi stordito dai farmaci che dormivo con gli occhi aperti. I miei genitori temevano fossi morto”.
La famiglia si ricongiunse poi con dei parenti a Toronto, in Canada, ed è li che Ivan Reitman conobbe il mondo della spettacolo partecipando a un teatrino di pupazzi e burattini, facendo intrattenimento in un campo estivo, e suonando nelle coffee house con un gruppo folk. Ha studiato musica e arti drammatiche alla McMaster University di Hamilton, nell’Ontario, e ha cominciato a fare film poco dopo gli studi.
Con un amico e soli 12.000 dollari, Reitman realizzò un film in soli nove giorni, intitolato Cannibal Girls, che American International decise di rilasciare. Produsse anche, con un budget settimanale di 500 dollari, uno show tv chiamato Greed, con Dan Aykroyd, e divenne poi associato del gruppo Lampoon. Da questo sodalizio derivano i natali di Animal House, con John Belushi, Gilda Radner e Bill Murray.
A Ivan Reitman si deve anche l’esordio nel genere comico per Arnold Schwarzenegger, che lo affiancò a Danny DeVito in Gemelli. Nel settembre del 2021 fu annunciato un seguito, Trigemini, che avrebbe avuto Ivan Reitman alla regia del suo cast originale, con l’aggiunta di Tracy Morgan nel ruolo del fratello perduto. Quando nel 1990 fu distribuito nei cinema Un Poliziotto alle Elementari, Reitman aveva già la fama di regista della commedia di maggior successo nella storia del cinema.
Rallentò il ritmo del proprio lavoro nel 1998, dopo Sei Giorni Sette Notti, con Harrison Ford e Anne Heche – solo quattro film sarebbero seguiti a quello: Evolution (2001) La Mia Super Ex Ragazza (2006), Amici, Amanti e… (2011) e infine Draft Day (2014).
Non si fermò però il suo lavoro di produzione. La sua compagnia, Montecito Picture Co., ha prodotto il primo film di Todd Phillips, Road Trip, oltre al già citato Ghostbusters: Afterlife diretto dal figlio, che per entrambi ha significato un momento molto emotivo, una sorta di passaggio del testimone. Nel film il figlio, che aveva solo sette anni quando uscì l’originale, ha omaggiato il padre con riferimenti a Beethoven e Cannibal Girls. “Dirigere Ghostbusters: Afterlife è stata un’esperienza che mi ha intimidito, ma sono stato fortunato abbastanza da lavorarci sedendo accando a mio padre, ha detto il figlio.
“Il grande cliche riguarda quanto dannatamente dura sia la commedia. Ma ovviamente, nessuno gli porge realmente rispetto. Si tratta di una cosa veramente viscerale, il ridere. Quindi arrivare al punto dove riesci a far ridere una platea di seicento persone è un lavoro intricato e di precisione. La mia sensazione è che ridiamo sempre delle stesse cose per cui si rideva in passato, ma il linguaggio di registi e attori continua a cambiare”. Ivan Reitman, Los Angeles Times, 2000.