Activision, con il suo Call of Duty: Warzone, evidentemente insoddisfatta della recente lezione subita dall’accusa d’un artista per aver plagiato una sua opera per realizzare la skin di Samoideo, potrebbe averlo fatto di nuovo, e questa volta l’accusa di plagio riguarda un soggetto noto con il quale la compagnia ha già avuto i suoi screzi in passato – La compagnia avrebbe infatti plagiato un personaggio del videogioco Deadrop, in produzione presso lo studio Midnight Society, capitanato da un certo Dr Disrespect.
Activision ci tiene tanto a una skin da 20 dollari da rischiare una nuova grave accusa?
La skin, una cui immagine potete vedere in calce a questo articolo, è di uno dei “Variant” del prossimo gioco dello studio capitanato dal baffuto pro player senza peli sulla lingua, Deadrop. I “Variant”, in questo gioco, sono i giocatori che hanno acquistato il primo giro di pass ad accesso anticipato al gioco. Tra i bonus garantiti per essere nei primi ranghi c’è il “VisorCortex IDs”, che sono in parole povere delle NFT che garantiscono skin uniche del visore agli utenti.
“Il VisorCortex agisce come la tua identità in Midnight Society e può essere usato come avatar verificato dentro e fuori dalla comunità“, disse un portavoce dello studio in marzo, prima ancora che il gioco avesse un suo nome ufficiale. “I Variant possono vendere i loro Access Pass assieme agli annessi VisorCortex ID se non avessero altro interesse nella Midnight Society o possono commerciare i VisorCortex ID con altri possessori dell’Access Pass senza perdere i loro perks in Variant”.
Passiamo dalla scorso marzo a oggi ed ecco l’arrivo della skin Doomsayer per Call of Duty: Warzon e Vanguard, e Activision ha pensato bene di caratterizzarla con un ologramma di un teschio di un pallido blu sotto un largo cappuccio, e la gente ha impiegato un momento a notare la forte somiglianza.
E non si tratterebbe del plagio di un “VisorCortex ID” qualsiasi, ma addirittura quello appartenente a Robert Bowling, che prima di lavorare per la Midnight Society era impiegato come community relations manager & creative strategistpresso Activision, presso lo studio Infinity Ward, e lavorava proprio sulla serie Call of Duty. Lui ha subito notato la somiglianza e lo ha fatto notare su Twitter, con un post privo di riferimenti specifici, comunque chiaramente impliciti, scrivendo “almeno dategli il mio nome”. Invero, il design è veramente simile.
A voler essere schietti e imparziali, va detto: entrambi i design in questione sono alquanto generici e a tratti molto banali. Le maschere con teschio sono in giro da sempre, e sono presenti nella serie Call of Duty fin dal 2009. La maschera di Ghost non era olografica, ma quella vestita da Spectre, personaggio di Black Ops 3 e 4, lo era decisamente, e lo stesso vale per la skin di Stitch “Corrupted Cranium”. C’è dunque molto meno scandalo nel notare queste somiglianze che non in quelle che interessano la skin dell’artista summenzionato nel primo paragrafo di questo articolo – difficile dire chi abbia copiato chi, sempre che qualcosa sia effettivamente stato copiato.
Certi dettagli però sono eccessivamente vicini per far pensare a un caso: la fioca e tenue luce blu degli ologrammi, il cappuccio e altri dettagli sono tanto stonati da far pensare male. Tenendo presenti queste cose, e la precedente accusa di plagio che non depone a favore di Activision, direi che è tempo la compagnia smetta di voler fare la furba quando è palese che non le riesce di farlo senza essere scoperta.