Le scosse di assestamento che hanno seguito la recente ondata di denunce sporte ai danni di Activision Blizzard stanno continuando a costare care alla compagnia, che ha visto tra le altre cose l’allontanamento di alcuni sponsor dai suoi titoli. Come indicato dal portale Dexerto, T-Mobile si sarebbe tirata indietro dal supporto delle leghe professionali sia di Overwatch che di Call of Duty.
T-Mobile ha una lunga storia in veste di sponsor delle leghe di Overwatch e di Call of Duty per Activision Blizzard. Il gigante delle telecomunicazioni ancora non ha coomentato ufficialmente questa separazione, ma molti segni lasciano intuire che sia comunque avvenuta. Kotaku ha raggiunto T-Mobile, senza però ricevere risposte in tempo per la pubblicazione.
Come evidenzia Dexerto, entrambi i siti delle leghe di Overwatch e Call of Duty hanno rimosso ogni riferimento a T-Mobile nel corso del mese di luglio appena conclusosi. In data 21 luglio, entrambi i siti presentavano il logo dello sponsor. Entro il 31 luglio, invece, il logo da entrambi i siti era sparito. Il 20th entry period of T-Mobile’s Call of Duty è stato cancellato senza far rumore. In aggiunta, i membri del team New York Subliners di Call of Duty pare abbiano cucito via il logo T-Mobile dalle loro magliette.
In data 20 giugno 2021 il California Department of Fair Employment and Housing, come probabilmente già saprete, ha compilato una causa ai danni di Activision Blizzard accusando la compagnia di adottare una cultura dell’abuso, di molestie sessuali e discriminazione. Non va poi dimenticato il raccapricciante caso della suite Cosby. Insomma, la compagnia l’ha veramente fatta fuori dal vaso e ora, nel bene e nel male, ne sta pagando le ovvie conseguenze.
Il presidente di Blizzard, J. Allen Brack ha formalmente abbandonato la sua posizione nella giornata di ieri. Sarà sostituito da due co-leader: Jen Oneal e Mike Ybarra, due elementi che sono con Activision Blizzard da meno d’un paio d’anni. Per quel che conta, Ybarra ha partecipato al walkout di settimana scorsa.
Non è noto se altri sponsor di alto profilo intendano seguire l’esempio di T-Mobile, ma non sorprenderebbe se accadesse. Sicuramente molto dipenderà da come Activision Blizzard proseguirà nella gestione di questo caso scottante – e si spera facciano meglio di quanto fatto fino a ora.