Activision blizzard è in procinto di abbandonare la Cina proprio questo Gennaio e la colpa sarebbe di un “idiota” o perlomeno così lo ha definito il presidente della NetEase.
Activision Blizzard, che deve la pubblicazione e distribuzione in territorio cinese dei suoi titoli a NetEase, abbandonerà il paese il prossimo Gennaio, andando quindi a precludere a quella parte del territorio asiatico i suoi titoli di maggior successo. Infatti conseguentemente a ciò, la Cina e la sua popolazione smetteranno di poter accedere a titoli del calibro di World of Warcraft che riceverà presto un’espansione chiamata “Dragonflight” o del più recente Overwatch 2.
Tale scelta di abbandonare il territorio cinese porterà sicuramente una riduzione dei ricavi notevole da parte di Activision Blizzard e di conseguenza Microsoft (sempre se l’acquisizione andrà a buon fine), che verranno quindi vedersi i propri prodotti esclusi da quel mercato.
Dichiarazioni al “veleno” su Activision Blizzard
Le dichiarazioni effettuate da Simon Zhu lasciano poco spazio all’interpretazione, infatti stando a quanto da lui dichiarato immediatamente dopo l’aver appreso il termine della collaborazione tra loro e la casa statunitense, Simon Zhu ha fatto intendere che la motivazione di tale rottura fosse attribuibile ad un certo “Idiota” con probabile, seppur non certo, riferimento al CEO di Activision Bobby Kotick.
Simon Zhu si dice affranto della decisione di sospendere i titoli in territorio cinese. Ciò che dice fa riferimento al fatto di non poter accedere sugli account presso i quali aveva speso così tante ore e che conservavano, quindi, così tanti ricordi. Infatti, il boss NetEase afferma di aver speso 10’000 ore nei mondi creati dalla fantasia Blizzard, mondi come quello di Azeroth o di Starcraft. La sua apprensione è inoltre rivolta a tutti quei giocatori che, come lui, hanno dedicato parte della loro vita sui titoli sopra citati, ai quali verrà sospeso l’account a partire da Gennaio dell’anno prossimo.
Anche Activision Blizzard si è espressa in merito attraverso una nota ufficiale da parte di una portavoce, smentendo, di fatto, la presenza di controversie finanziare tra le due aziende e che quindi nonostante la sospensione, i rapporti con la NetEase siano rimasti ottimi.