Acer ha annunciato la partnership con il neonato team esport femminile: LXT Esports. Per chi non la conoscesse, si tratta della squadra composta da cinque ragazze, nello specifico Seffyra – Effy, aka Daniela Vrabie di 23 anni; Aranel, aka Sara Lippolis di 24 anni; Lia, aka Jamalia Duangrai di 18 anni; Regi, aka Regine Cabael di 22 anni; Giu, aka Giulia Venuti di 20 anni.
E questa è la prima a competere a livello nazionale e internazionale su Valorant (sparatutto tattico 5v5 sviluppato e prodotto da Riot Games). Acer ha inoltre confermato che andrà a supportare le ragazze fornendogli i più potenti device della gamma Predator, il brand dedicato agli hardcore gamers, che ricordiamo essere dotati di processori Intel CoreTM, e che arricchiranno la gaming house LXT presto in arrivo a Milano.
La scelta di Acer di sponsorizzare un team interamente femminile nasce dalla volontà di continuare a supportare e sostenere le donne nella tecnologia, in particolare nel gaming, settore che continua a registrare numeri in costante crescita nello scenario italiano. Proprio in tal senso, secondo il rapporto sul settore dei videogiochi recentemente pubblicato da IIDEA (Italian Interactive Digital Entertainment Association), nel 2022 sono oltre 14,2 milioni gli italiani che videogiocano, e di questi le donne rappresentano il 42%, con un’età media pari a 30,6 anni.
Diego Cavallari, Country Manager di Acer Italy, ha commentato l’annuncio affermando quanto segue:
“Gaming e esport sono per loro natura molto inclusivi perché permettono di superare barriere geografiche e fisiche che caratterizzano gli sport tradizionali. Siamo entusiasti di supportare fin dalla nascita il nuovo team LXT esport, tutto al femminile, con l’obiettivo di ridurre sempre di più il gender gap in questo ambito”.
Arianna Timeto, Consumer Marketing Manager di Acer Italy, ha invece affermato quanto segue:
“Crediamo fermamente in questo progetto e nel ruolo fondamentale delle donne nel gaming e negli esports in particolare su questa tematica riteniamo che le aziende debbano rivestire anche un ruolo sociale: attraverso le attività e campagne di comunicazione infatti possono dare il loro contributo e aiutare ad abbattere gli stereotipi, normalizzando la presenza e il valore aggiunto delle donne”.