Abbiamo approfittato delle caldissime giornate di questo agosto infuocato per chiuderci in camera e mettere le mani sull’elegante Acer Predator Triton 300 SE, un piccolo gioiellino capace di sprigionare una potenza ragguardevole, conciliando design, prestazioni ed eleganza.
Pedal to the metal
Con la complicità di una carenza sempre più opprimente di hardware, ed in particolare di schede video, la possibilità di mettere le mani su un dispositivo con una RTX serie 30 a bordo è qualcosa da non trascurare in ogni caso. Poche settimane fa abbiamo toccato le stelle con l’Acer Nitro 5, oggi andiamo invece ad affrontare le sfide del gaming su PC con un tocco in più di eleganza, raffinatezza e compattezza.
L’Acer Predator Triton 300 SE punta al gaming a 1080p e lo fa attraverso una configurazione di medio profilo che, pur non vantando componenti top tier, può risultare soddisfacente per un determinato tipo di gaming. La soluzione scelta da Acer per questo modello mette dunque a bordo una combinazione fatta di i7-11370H e Nvidia RTX 3060. Fatta luce sulle componenti principali, che andremo comunque ad approfondire più avanti, è subito chiaro il target di riferimento per l’Acer Predator Triton 300 SE. Il primo colpo d’occhio con il gioiellino di casa Acer mette in luce la ricerca dell’eleganza. L’Acer Predator Triton 300 SE non è infatti il classico dispositivo da gaming pieno di led RGB, scarichi degni di una Lamborghini e lineamenti aerodinamici, in questo caso siamo di fronte ad un prodotto elegante che grazie alla sua anima di alluminio ed al suo carattere sobrio riesce a comunicare una compattezza ed un’agilità che troverà riscontro nelle funzionalità del prodotto stesso. Se siamo dunque abituati ad avere a che fare con aggressivissime Lamborghini, l’Acer Predator Triton 300 SE può avvicinarsi ad una Rolls Royce, silenziosa, elegante, distinta.
Come dicevamo, un’eleganza ed una compattezza che vanno a trovare riscontro nelle caratteristiche della macchina che vanno a tradursi in 14 pollici con cornici ridotte, 18cm di altezza, 32cm di larghezza, 22cm di profondità ed un peso complessivo di 1,8Kg. Si tratta dunque di un dispositivo volto a favorire la mobilità, facilitandone il trasporto e riducendo il peso quanto possibile. Certo, non siamo di fronte a tecnologie paragonabili agli ultrabook ma lo scopo dell’Acer Predator Triton 300 SE non è sicuramente quello dell’uso da ufficio.
Eleganza e gaming
Dietro al design elegante e raffinato dell’Acer Predator Triton 300 SE si nascondono tuttavia diversi compromessi che potrebbero far storcere il naso agli utenti più esigenti. L’assenza di una porta di rete rappresenta sicuramente la mancanza più grande, affidando la connettività al modulo Wi-Fi che, pur proponendo prestazioni ottime, potrebbe non garantire il massimo delle prestazioni soprattutto in ambienti affollati come potrebbe essere un ufficio. Ottima invece la presenza sia di due connettori USB Type-A 3.2 Gen 2 che della porta Thunderbolt 4 USB-C mentre la connettività video è dedicata ad una singola porta HDMI 2.1 che offre la possibilità di raggiungere i 4K e 120FPS. Come già anticipato in fase di apertura, l’Acer Predator Triton 300 SE è un portatile che non punta alle stelle ma che va ad attestarsi nella fascia media per quanto riguarda i dispositivi di questo tipo. Proprio per questo motivo troviamo ad affiancare l’i7 11th gen e la RTX 3080 un SSD NVMe da soli 512GB, veloce ma sicuramente limitato per quella che è la gestione dello spazio oggi. Ottima invece la RAM che con i suoi 16GB a 3200Mhz non costituirà mai un problema prestazionale. Passando ai materiali ed alle periferiche integrate, l’Acer Predator Triton 300 SE si presenta come un prodotto di pregevole fattura riuscendo a mascherare il corpo in plastica con una lavorazione dei materiali tali da ingannare l’occhio dando quell’effetto metallizzato che invece risulta essere facilmente riscontrabile nel coperchio in alluminio. Anche per quanto riguarda tastiera e touchpad Acer riesce a proporre un prodotto di buona fattura, comprensivo in questo caso anche di lettore dell’impronta digitale, certo, non stiamo parlando di periferiche pensate per il gaming, difficilmente giocheremo a DOOM con il touchpad o con la tastiera in dotazione ma è sicuramente un buon punto di partenza. La scrittura sulla tastiera a basso profilo è pulita, liscia ma riesce a dare consistenza grazie ad una pressione non troppo sensibile dei tasti.
Tempo di benchmark
Analizzato quello che è il prodotto nelle sue caratteristiche, è arrivato il momento di mettere sotto stresso la macchina. Per l’occasione abbiamo scelto dei titoli abbastanza pesanti ma che vantano comunque una buonissima ottimizzazione: Gears 5, Forza Horizon 4 e Doom. La potenza non proprio immensa dell’i7 e le capacità della RTX 3060 hanno portato buoni risultati per quella che è la fascia di posizionamento del prodotto ma sarà necessario mettere le mani sulle impostazioni grafiche per trovare un equilibrio soprattutto per quanto riguarda i titoli futuri. L’Acer Predator Triton 300 SE fatica infatti a mantenere i 60FPS con i settaggi al massimo in 1080p ma, facendo tesoro del DLSS è possibile spingere un po’ di più sul pedale delle prestazioni e rinunciando a qualche impostazione grafica è possibile superare anche i 100FPS su Gears 5. L’impatto del prodotto tuttavia non è dei migliori soprattutto in termini di gestione delle temperature, sotto stress l’Acer Predator Triton 300 SE riscalda parecchio ed è necessario ricorrere al tasto “turbo” presente in alto a sinistra sulla tastiera per sbloccare il potenziale delle ventole che trasformeranno un prodotto elegante e silenzioso in qualcosa di estremamente rumoroso e fastidioso ma necessario per tenere a bada le temperature altrimenti ingestibili. Anche i test su Forza Horizon 4 e Doom riescono a convincerci per quel che riguarda un gaming che non punta alle stelle ma si accontenta di superare i 60FPS con i settaggi al massimo in 1080p. Sicuramente ci sarà modo di sfruttare meglio l’hardware proposto con titoli meno pesanti, ci viene in mente un Rocket League giocabile tranquillamente a 1080p x 144FPS senza problemi relativi alle impostazioni grafiche, tuttavia gli evidenti limiti mostrati in fase di benchmark sono riconducibili principalmente alla CPU sebbene anche la scheda video sia stata messa sotto stress al limite delle sue possibilità, ottimi invece i tempi di caricamento favoriti dall’SSD NVMe da 512GB. Nel complesso siamo di fronte ad una soluzione ottima per coloro che vogliono conciliare la mobilità al gaming a patto di scendere a compromessi, alcuni dei quali saranno meno digeribili di altri e potrebbero costituire l’ago della bilancia per l’utente finale. Acer Predator Triton 300 SE è un prodotto buono che si assesta su una fascia di prezzo coerente con l’hardware proposto ma comunque impegnativo se pensiamo a soluzioni alternative o casi d’uso differenti. Sicuramente si tratta di un prodotto raffinato che può essere sfruttato non soltanto per il gaming ma anche per l’utilizzo domestico, in viaggio o in ufficio. La sua autonomia di 6 ore per quanto riguarda attività non impegnative riesce a dargli quell’autonomia necessaria per sopperire alla maggior parte degli spostamenti sebbene per sfruttare al massimo le prestazioni per il gioco sarà necessario collegare l’alimentazione per sbloccare l’overclock automatico delle componenti.
In conclusione Acer Predator Triton 300 SE è un buon prodotto che ha scelto di adottare alcuni compromessi per raggiungere il suo obiettivo in termini di design ed usabilità, sacrificando la connettività in favore della mobilità e le prestazioni in favore dell’accessibilità andando a posizionarsi in una fascia di prezzo media ma coerente con quanto offerto.
-
Voto Game-Experience