Il compositore di colonne sonore Marty O’Donnell, conosciuto particolarmente per il suo lavoro sui capitoli Halo sviluppati da Bungie Studios, ha recentemente rivelato alcuni interessanti dettagli sulla nascita di Destiny, tenuti segreti fino a questo momento.
Nel corso di un’intervista con il canale YouTube HiddenXperia, l’apprezzatissimo compositore ha condiviso il proprio punto di vista dulla decisione di Bungie di stringere un accordo con Activision, alcuni anni dopo aver mollato il brand di Halo e l’ala protettiva di Microsoft, al fine di portare sul mercato il nuovo progetto sparatutto RPG.
O’Donnell ha infatti partecipato alle primisse negoziazioni, anche se poi è stato licenziato dal team di sviluppo nel 2014. Inoltre, ricordiamo che Bungie e Activision avevano firmato un contratto di collaborazione della lunghezza di ben 10 anni, anche se l’accordo è stato stralciato nel corso del 2019 portando Bungie all’indipendenza.
Vediamo le sue stesse dichiarazioni:
Per il fatto che mi trovavo nella leadership e nel consiglio di direzione quando siamo passati ad activision, se c’è una qualche colpa per questo accordo, allora io ne faccio parte. Credo fossimo in sette quando facemmo l’accordo con Activision. Sapevamo sin dall’inizio che si trattava di un rischio e successivamente si dimostrò un accordo brutto esattamente quanto pensavamo che potesse essere. Sono l’unico che dirà questo, mentre tutti quelli che non lavorano più per Bungie potranno dirti: “si, era una brutta mossa sin dall’inizio“.
L’obiettivo di Bungie non era soltanto quello di trovare molti soldi per lo sviluppo del videogioco, ma anche trovare un accordo che permettesse loro di controllare l’IP stessa, mentre Microsoft era particolarmente severa su questo e avrebbe voluto possedere l’IP al posto degli sviluppatori.
Ricordiamo che Bungie si divise da Microsoft nel 2007 dopo l’uscita di Halo 3, trasformandosi in una un’azienda privata, mentre invece il brand di Halo rimaneva nelle mani del colosso di Redmond. Intanto che lo sviluppo di Destiny prendeva forma, il team ha comunque rilasciato titoli come Halo 3: ODST e Halo Reach sempre per conto di Microsoft.
Oltre a Microsoft, tanti altri grandi publisher avevano espressamente richiesto di poter possedere la proprietà intellettuale di Destiny. Nonostante questa condizione da parte di Bungie, lo studio è quasi tornato sotto il publishing di Microsoft in quanto l’accordo sembrava essere uno dei più convenienti, ma alla fine si optò per Activision, al fine di poter mantere la proprietà sul nuovo brand.
Questa scelta ha permesso poi a Bungie, dopo vari problemi con Activision Blizzard, di proseguire il proprio percorso indipendentemente, mantenendo il controllo sull’IP fantascientifica.
Che ne pensate di questa storia? Qui sotto trovate la video-intervista che abbiamo preso in considerazione per l’articolo.
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