Una delle pratiche più idiote messe in atto da molti giocatori americani in questi anni vide la tanto discussa “swatting“. Per chi non sapesse di cosa si tratta lo “swatting” è quando due giocatori che magari hanno avuto qualche diverbio all’interno di un match online (moltissimi i casi registrati negli anni nei vari capitoli di Call of Duty ndr), decidono di vendicarsi contro il proprio avversario segnalando alla polizia dei finti casi di emergenza. Questo perchè sanno che in casi di forte pericolo la prassi della polizia è quella di mettere in campo l’intervento delle squadre SWAT che si occupano di risolvere casi di crisi e forte pericolo nella vita reale.
Ed oggi purtroppo vi riportiamo la notizia del triste epilogo che una di queste pratiche ha causato. Di recente due giocatori Americani di Call of Duty dopo un diverbio online hanno avuto la brillante idea di sfidarsi nel realizzare volutamente la pratica dello “swatting” con tanto di scommessa da 1 o 2 dollari.
Quando uno dei due ragazzi ha fornito un indirizzo (finto) l’altro ragazzo ha avvisato immediatamente la Polizia segnalando che qualcuno teneva in ostaggio una famiglia alla residenza indicata, dopo aver già ucciso il padre dei figli tenuti prigionieri nella casa, tutto ovviamente inventato per essere sicuro che sarebbe intervenuta la polizia con le squadre SWAT.
Ebbene quello che è accaduto è che la SWAT è realmente intervenuta e per motivi ancora da chiarire il padrone di casa dell’indirizzo indicato dopo essersi mostrato agli agenti è stato vittima del fuoco di uno di essi, morendo sul colpo.
Non è chiaro perchè l’agente abbia sparato e non vi sono dettagli sulle dinamiche dell’accaduto, quello che è certo è che un innocente di ventotto anni, Andrew Finch, è stato ucciso per “gioco“.
Uno dei due ragazzi coinvolti ha poi voluto fare una sorta di scarico delle responsabilità postando su twitter il suo punto di vista (account ora sospeso).
“io non ho procurato l’omicidio di nessuno, perché non sono io che gli ho scaricato un’arma addosso ed essere un agente SWAT non è il mio mestiere.”
Questo fenomeno sta diventando una delle pratiche più idiote ed abusate, e porta alla luce nuovamente la questione dell’abuso di forza da parte della polizia in alcuni casi oltre che ad evidenziare quanto sia semplice condannare a morte una persona completamente innocente.
Di seguito potete vedere il comunicato stampa di un portavoce del comando della Polizia responsabile dell’accaduto.