Una delle principali defezioni di Mortal Kombat 11 che peraltro abbiamo sottolineato in fase di recensione è indubbialmente il suo sistema di progressione il quale alla luce dei fatti sarebbe stato pensato per favorire le microtransazioni.
Questo elemento infatti per come è studiato mina pesantemente l’equilibrio del gioco in quanto impostato per favorire le microtransazioni. Per sbloccare determinati oggetti è infatti necessario un impegno fuori scala. Questo elemento sta ovviamente diventando di pubblico dominio, e moltissimi utenti si stanno lamentando di questa scelta che pone l’ago della bilancia a sfavore dell’equità ed equilibrio necessario per una componente di questo tipo.
Di seguito trovate un estratto della nostra recensione a cura di Francesco Dovis che spiega meglio il nuovo sistema:
Microtransazioni e Grinding eccessivi
La componente ruolistica invece è presente in modo molto più consistente nelle torri speciali e nella krypta, ma venendo messa al servizio di un’economia a base di microtransazioni che finisce per flagellare entrambe queste modalità. Il ruolo della Krypta infatti è cambiato radicalmente, diventando un dungeon in terza persona intrecciato in modo rigidissimo con le torri online in un’ecosistema dove il grinding è la componente centrale. Come in passato, nella Kripta si sbloccano sia bozzetti e musiche, che fatality e brutality (aspetti sia di contorno, che di gioco vero e proprio dunque). A questo bisogna aggiungere anche le numerose personalizzazioni ai costumi e alle armi o agli accessori dei lottatori. Le casse però non hanno contenuto fisso, ma casuale e con percentuali statistiche che vedono le fatality come le ricompense più rare, diventando delle vere e proprie loot box a valuta ingame con cui ottenere ricompense random. Pertanto chi vuole dedicarsi solo a sbloccare fatality o brutality non potrà farlo, venendo ricompensato magari con un bozzetto o con un’accessorio per un personaggio che magari neanche usa.
Per procedere nelle zone della Kripta però sono necessarie altre due risorse (cuori e spirito), le quali però sono ottenibili solo vincendo incontri nelle torri speciali, creando quindi un ciclo di grinding continuo, aggravato dal fatto che molte battaglie nelle torri speciali richiedono palesemente di attivare dei bonus consumabili, senza i quali vincere sarà particolarmente frustrante, se non addirittura impossibile. In alternativa si possono usare i gettoni per saltare gli scontri, venduti come microtransazioni a parte, oppure rilanciarsi in un’altro ciclo di grinding per migliorare gli equipaggiamenti che conferiscono bonus passivi giocando contro la cpu.
Insomma a quanto pare la componente delle microtransazioni rischia di rovinare un gioco nel complesso ottimo.
Vi ricordiamo che Mortal Kombat 11 è disponibile da oggi 23 Aprile su Xbox One, PS4, PC mentre la versione Nintendo Switch arriverà tra qualche giorno. Al seguente link potete trovare la nostra recensione.